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«Alle Pmi servizi e assistenza per dare subito risposte concrete»

Elisa Torchiani alla guida della Piccola Industria: la digitalizzazione è il primo impegno
Elisa Torchiani, presidente di Piccola Industria di Aib - © www.giornaledibrescia.it
Elisa Torchiani, presidente di Piccola Industria di Aib - © www.giornaledibrescia.it
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Da quando anche nel nostro paese è iniziato il dibattito su Industria 4.0, più volte abbiamo sentito rimarcare il fatto che la trasformazione digitale rappresenti una sfida ineludibile anche per le piccole e piccolissime imprese, da affrontare subito, per restare competitivi.

Ne è consapevole Elisa Torchiani, da poche settimane al vertice del Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana, che non a caso ha posto la digitalizzazione in cima alle priorità del proprio mandato.

Presidente Torchiani, come giudica il dibattito degli ultimi mesi, cresciuto molto soprattutto dopo la presentazione del programma governativo di incentivi?
«La discussione intorno alla Fabbrica Intelligente ha assunto sempre maggiore centralità sia tra le imprese che tra le istituzioni, andando giustamente ben oltre i confini delle tecnologie e delle filiere produttive. Parlare di 4.0 significa guardare ad una componente strategica dell’idea di impresa e di organizzazione del lavoro, centrale oggi e ancor più nei prossimi anni.

Al contempo esiste il rischio che l’ampiezza della discussione sia tale da rendere difficile individuare quali siano gli elementi sui quali puntare e come proporre progetti concreti. Bisogna poi tenere presente che a Brescia come altrove lo scenario non è uniforme, specie per le pmi: mentre infatti tante aziende appaiono già ben organizzate, altrettante devono ancora stabilire come strutturare la loro evoluzione e quali investimenti considerare prioritari.

«Secondo uno studio curato da Ucimu, per esempio, la quota di macchine convenzionali e quella di macchine senza alcuna automazione è ancora decisamente superiore tra le piccole aziende rispetto a quelle di maggiori dimensioni. Queste decisioni non possono che scaturire da più fattori: migliorare la conoscenza delle opportunità, l’individuazione di come queste si possono calare nello specifico della singola impresa e la formazione delle persone al processo di cambiamento».

È proprio su questi aspetti le associazioni possono fare la differenza.
«Certamente. Fin da subito Aib ha collocato in uno spazio di assoluto rilievo il tema del 4.0, lavorando anzitutto per la costituzione del Digital Innovation Hub della Lombardia Orientale insieme alle associazioni territoriali di Cremona e Mantova, con l’obiettivo di supportare le nostre imprese e accompagnarle in questa trasformazione. Il sostegno attivo alle pmi sarà parte integrante di questo progetto.

«Il ruolo del Comitato Piccola Industria sarà prima di tutto di consulenza verso le aziende e successivamente di aiuto concreto nello stabilire percorsi di sviluppo e trasformazione digitale, che siano realmente utili alle imprese e sostenibili sul versante degli investimenti. Un aspetto quest’ultimo che si ricollega a quanto definito nel Piano Nazionale Industria 4.0 varato dal Governo, con gli incentivi previsti per sostenere l’evoluzione delle imprese. Piccole e medie imprese che chiedono soluzioni».

«Il nostro Comitato darà risposte concrete e tempestive, partecipando attivamente al Gruppo di lavoro IndustriAIB 4.0, attingendo alla qualificata rete di relazioni professionali di cui dispone, mettendo a confronto esperienze e case history delle aziende stesse. Isfor attiverà a brevissimo corsi di formazione e alfabetizzazione digitale, mentre l'Associazione è pronta a fornire servizi in grado di effettuare rapidamente uno screening delle tecnologie e delle competenze presenti in azienda, con particolare attenzione alle pmi. Infine, dovremo essere molto attenti anche sul versante della comunicazione, informando sulle opportunità di partecipazione a cluster e bandi europei, nonché su quanto noi stiamo facendo per cogliere questa straordinaria opportunità».

 

 

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