Garda

Dopo oltre un anno il livello del lago di Garda è tornato nella media

Oggi l'altezza idrometrica del Benaco ha raggiunto il valore medio di questo periodo e la sua situazione sta migliorando dopo mesi di siccità
La diga di Salionze, da cui vengono regolati i deflussi del Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
La diga di Salionze, da cui vengono regolati i deflussi del Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il livello del lago di Garda è tornato nella media di questo periodo dopo più di un anno. Oggi l’altezza idrometrica del Benaco, cioè quella riferita allo zero idrometrico che è un valore arbitrario fissato per valutare le variazioni del livello delle acque di un lago, ha raggiunto per la prima volta da aprile 2022 i valori della media storica di questo periodo.

Sul portale Laghi.net la linea blu che identifica il livello del lago nel 2023 segna per il 12 giugno 105,4 centrimetri: la media storica è di 105,1 centrimetri. Non succedeva dal 6 aprile di un anno fa.

Il grafico dell'altezza idrometrica del Garda su Laghi.net
Il grafico dell'altezza idrometrica del Garda su Laghi.net

L’altezza idrometrica è uno dei parametri che vengono usati per monitorare lo stato dei grandi laghi regolati del nord Italia, nei quali il livello dell’acqua è regolato dai consorzi con sbarramenti per recuperare acqua e usarla per vari scopi, per esempio industriali o per l’irrigazione, o evitare piene pericolose. Il fatto che questo parametro sia tornato nella media storica è un dato positivo perché ci dice che stanno diminuendo gli effetti della siccità sul lago, ma d’altra parte il Garda non ha ancora superato del tutto la fase critica, come sottolinea anche il bollettino di maggio dell’Osservatorio Siccità dell’Istituto per la BioEconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (BIBE-CNR). 

L'altro parametro

Se infatti si guarda a un altro parametro come il volume invasato si vede che effettivamente il lago di Garda non è ancora completamente tornato ai valori medi di questo periodo. Per volume d’invaso si intende la quantità d’acqua contenuta nel bacino su cui gli enti regolatori possono agire: per il lago di Garda il volume d’invaso disponibile per la regolazione è 458 milioni di metri cubi, che non è tutta l’acqua che può contenere il lago dal fondale alla superficie ma quella su cui può intervenire l’Agenzia Interregionale per il fiume Po. Nell’ultimo report dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) Lombardia, aggiornato al 4 giugno, viene rilevato per il lago di Garda un volume invasato di 344,4 milioni di metri cubi, pari a un -18.9% rispetto alla media del periodo 2006-2020 (424,5 milioni di metri cubi). Si tratta quindi di un valore inferiore alla media, ma in miglioramento rispetto alla settimana precedente (+9,3%). Il lago quindi migliora e «si sta lentamente “mettendo in pari”», scrive Ramona Magno, responsabile dell’Osservatorio Siccità.

La siccità in Italia

La situazione in generale è migliorata in quasi tutta Italia grazie alle piogge di maggio, che a eccezione di alcune aree di Piemone e Valle d’Aosta e dell’Emilia Romagna, hanno permesso di recuperare il grave deficit idrico accumulato nei due passati inverni e nell’estate del 2022. Secondo il bollettino di maggio dell’Osservatorio Siccità, le temperature da luglio a settembre saranno probabilmente sopra la media, in particolare a nord e ad agosto. Questo però non dovrebbe compromettere eccessivamente le riserve idriche settentrionali e bresciane, attualmente sufficienti ad affrontare l’estate, come aveva spiegato in una recente intervista Magno. 

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