Economia

Pnrr, piano da 168 milioni per la Cittadella dell’Innovazione

La prima bozza del progetto «bandiera» presentata al tavolo dei presidenti. Forte approccio di sistema
La Cittadella dell'Innovazione Sostenibile sorgerà in un'area dismessa - © www.giornaledibrescia.it
La Cittadella dell'Innovazione Sostenibile sorgerà in un'area dismessa - © www.giornaledibrescia.it
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Un’opportunità storica ed imperdibile per l’intero ecosistema bresciano. Il progetto, legato ai fondi del Pnrr, per la creazione a Brescia di una Cittadella dell’Innovazione Sostenibile sta prendendo forma.

La bozza del piano è stata presentata nei giorni scorsi al Tavolo dei presidenti. Si tratta di una sfida senza precedenti per la nostra città, che potrebbe fare convergere fondi per oltre 168 milioni di euro proiettando il territorio verso una nuova dimensione economica e sociale.

Un ruolo determinante vorrebbe essere affidato all’Università degli Studi di Brescia, con InnexHub e Csmt a coordinare un’operazione che abbraccia, a 360 gradi, l’intero sistema economico bresciano passando dall’industria, all’artigianato, dal commercio ai servizi. E che mette in primo piano formazione, scuola, ricerca avanzata, trasferimento tecnologico.

«Ci siamo messi al lavoro lo scorso agosto, partendo da un’intuizione del presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta - spiega Giancarlo Turati, presidente di InnexHub -. Il cantiere è aperto. Lavoriamo ad un progetto di grande respiro capace di coinvolgere tutti gli attori del territorio, pubblici e privati. Il processo di adesione è a buon punto. I punti chiave sono stati illustrati al tavolo dei presidenti, dove sono emerse osservazioni opportune. Ora siamo nella fase di assemblaggio, abbiamo bisogno del contributo di tutti».

I pilastri

La Cittadella sarà contenitore di molteplici iniziative. Sede di imprese innovative che potranno condividere spazi ed esperienze; di laboratori tecnici multidisciplinari e centri di calcolo a supporto del mondo della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

Un ruolo centrale verrà affidato alla formazione con spazi destinati alle scuole del territorio, partendo dalla primaria ed in sinergia con l’Università. Verranno ideati strumenti e percorsi per le startup e creati servizi di housing per le imprese aderenti; servizi per il terziario avanzato. Infine la Cittadella potrebbe diventare punto di accesso per il sistema museale della città e possibile sede del museo dell’industria e del lavoro.

La sede

L’investimento previsto è di circa 168 milioni, ai quali si potrebbero aggiungere i finanziamenti dei privati. La Cittadella sorgerà in città, su un’area dismessa, in modo da favorire la rigenerazione, il recupero e la valorizzazione del territorio circostante. «Dovremo fare naturalmente un passaggio con il sindaco Emilio del Bono - dichiara Turati -. Ma una cosa è certa: dovremo concludere i lavori entro il 2027, non possiamo pensare di scegliere un’area da bonificare».

«Tra i punti chiave del progetto c’è la rigenerazione urbana: raccoglieremo le indicazioni formulate dal Progetto Campus. È inoltre necessaria, ed auspicabile, una forte sinergia con l’Università degli Studi di Brescia per la scelta della location dei laboratori e delle attività del digitale. Un passaggio verrà poi fatto in Regione».

Entro l’estate tutti i tasselli del piano devono essere inseriti nel puzzle. Sarà necessario avere una «legal entity», ad esempio un’associazione temporanea di scopo (Ats) col compito di governare il progetto. Il grande ostacolo. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza «polverizza» le risorse su una serie di bandi emanati dai ministeri e articolati su 6 «missioni», ovvero aree tematiche prioritarie di intervento (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale, pari opportunità generazionali, di genere e territoriali). Ed il progetto bresciano non rientra in nessuno dei sei assi strategici.

«L'unico modo per superare questo ostacolo è trasformare la nostra proposta in un "flagship", progetto bandiera, che contiene al suo interno tutte le caratteristiche per soddisfare i singoli capitoli del Pnrr». Ma per vincere la sfida - come spiega anche il presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone «Brescia deve fare sistema, è muoversi convintamente unita».I fondi europeiIl progetto definitivo deve essere pronto prima dell’estate

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