Economia

La tredicesima nel Bresciano stacca un assegno da un miliardo

I percettori sono 766mila tra lavoratori e pensionati. In Italia vale 40,7 miliardi, 7 in più dell’anno scorso
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TREDICESIMA DA UN MILIARDO
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C’è chi la userà per acquistare i regali di Natale, chi la investirà in cenoni o vacanze sulla neve, chi non ha nessuna intenzione di spenderla e chi non vede l’ora di riceverla per riuscire così a pagare le bollette e la rata del mutuo. Qualunque sia il suo destino, la tredicesima salirà sul conto di 766.187 bresciani: 448.151 lavoratori dipendenti e 318.036 pensionati. E sarà una bella boccata d’ossigeno da un miliardo di euro: questo l’ammontare complessivo che arriverà nel Bresciano con la gratifica natalizia.

Una quota significativa del monte tredicesime nazionale che, secondo le stime dell’Uffiocio studi dell’Associazione artigiani e piccole imprese (Cgia) di Mestre, arriva a 40,7 miliardi di euro, a beneficio di 35 milioni di italiani. Una buona «notizia» anche per il fisco che, attraverso la ritenuta dell’Irpef, incasserà 13,2 miliardi di euro.

Tutti i numeri

Nel Bresciano la tredicesima finirà nelle tasche dell’83% dei percettori di reddito (che sono in totale circa 913mila). Per numero di percettori la nostra provincia è sesta in Italia preceduta da Milano (2.914.536 persone), Roma (2.638.950), Torino, Napoli (entrambe attorno a quota 1,3 milioni) e Bari (851.754). Tutte realtà in cui il numero dei lavoratori supera quello dei dipendenti, cosa non scontata nel Meridione. Nelle regioni del Sud e nelle Isole, infatti, si contano 7.209.000 pensioni pagate, a fronte di 6.115.000 persone attualmente occupate.

Rispetto allo scorso anno in Italia il volume complessivo delle tredicesime è aumentato di 7 miliardi di euro. La Cgia di Mestre lo spiega citando l’incremento del numero dei dipendenti nel Belpaese (quasi 400mila unità in più) e il fatto che alcuni importanti contratti di lavoro siano stati rinnovati. Quanto, poi, al taglio del cuneo fiscale l’Associazione fa notare quanto il suo effetto sia limitato: introdotto dal governo Draghi e confermato per l’anno prossimo anche dall’esecutivo Meloni, riguarda le retribuzioni lorde annue inferiori a 35mila euro nella misura di 2 punti percentuali, a condizione che la tredicesima non ecceda i 2.692 euro, elevato a 3 punti percentuali se la mensilità aggiuntiva è inferiore a 1.923 euro. Facendo un salto indietro nel tempo la stessa Cgia aveva riferito, nel 2017, di tredicesime per 36 miliardi incassate da 33 milioni di italiani, dei quali 6.041.00 residenti in Lombardia (2.598.000 pensionati e 3.416.000 lavoratori dipendenti), diventati oggi 6.436.770 (2.616.219 pensionati e 3.820.551 lavoratori).

Sotto l’albero

Interessante sarebbe capire come gli italiani spenderanno la gratifica natalizia. Secondo la Cgia di Mestre tra rata del mutuo e bollette anche quest’anno non saranno moltissimi i soldi destinati agli acquisti da piazzare sotto l’albero. Si stima infatti che la spesa destinata ai regali rimanga la stessa del 2022, ovvero si aggiri tra i 7 e i 7,5 miliardi di euro, una cifra dimezzata rispetto a tre lustri fa per via del budget ridotto messo a disposizione dalle famiglie e per iniziative come il Black friday (in corso in questi giorni nella sua versione più lunga) e il Cyber monday che hanno portato ad anticipare a fine novembre gli acquisti. A tal proposito un’analisi di Coldiretti/Ixe fa notare che per sei italiani su 10 lo shopping natalizio è già iniziato: anche nel Bresciano in molti stanno approfittando degli sconti per una spesa stimata di 194 euro a persona, il 14% in più rispetto allo scorso anno. In vista del Natale l’elettronica e le leccornie enogastronomiche saranno, anche quest’anno, i regali più gettonati, seguiti da giocattoli, libri, vestiti e prodotti per il corpo.

La tredicesima, ricordiamo, è prevista in tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro. Secondo una stima dell’Ufficio studi della Cgia, sono tra i 7,5 e gli 8 milioni i lavoratori dipendenti del settore privato che beneficiano anche della quattordicesima. La stessa viene erogata a luglio in particolare nei settori dell’agricoltura, alimentare, dell’autotrasporto, commercio-turismo e pulizia-multiservizi. La quattordicesima spetta anche ai pensionati, purché non ricevano prestazioni di natura assistenziale come le invalidità civili, gli assegni sociali, rendite Inail e trattamenti non Inps.

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