Economia

Sale l’occupazione: rispetto al 2022 in Italia 523mila lavoratori in più

Crescono anche i rapporti a tempo indeterminato e gli autonomi, mentre calano i contratti precari
Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,3%, ai minimi da oltre 14 anni - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,3%, ai minimi da oltre 14 anni - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Occupazione al top ad agosto, con il tasso che risale al 61,5% e 23 milioni 593mila persone con un lavoro, un livello che si riposiziona sul record storico di giugno scorso. E il tasso di disoccupazione in discesa al 7,3%, ai minimi da oltre 14 anni.

Il mercato del lavoro si presenta con risultati positivi che mettono alle spalle anche l’inciampo di luglio. I dati Istat fotografano così oltre mezzo milione di occupati in più in un anno. Dati accolti con favore dall’esecutivo, a partire dalla stessa premier Giorgia Meloni: «Ci incoraggiano a fare ancora di più. Avanti così per far correre l’Italia», afferma, sottolineando come «il faro» dell’azione di governo sia «favorire le condizioni per chi crea lavoro» e dicendosi «felice della fiducia che le imprese stanno riponendo in noi».

Il punto

Dopo il calo registrato a luglio, l’occupazione torna quindi a crescere ad agosto segnando +59mila unità rispetto al mese precedente, soprattutto tra i dipendenti a termine (+39mila). Rispetto ad agosto 2022, l’aumento è di 523mila occupati e la spinta in questo caso arriva tutta dal lavoro stabile: i dipendenti permanenti sono 550mila in più, mentre i dipendenti a termine risultano 74mila in meno; in aumento anche gli autonomi (+48mila).

«Siamo sulla strada giusta: ora premiamo chi lavora con il taglio strutturale al cuneo fiscale», commenta il ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso. Volano dell’occupazione è il turismo, sottolinea la ministra Daniela Santanchè, «prova ne è che sui 523mila nuovi posti di lavoro, 130mila provengono dal comparto, di cui 90mila da inizio 2023», evidenzia.

Un rimbalzo atteso per gli autonomi, sottolinea Confesercenti, sebbene il loro numero sia ancora lontano da un recupero sostanziale: dal 2004 ad oggi gli indipendenti - calcola - sono diminuiti di 1,2 milioni di unità. Un dato che, a giudizio dell’associazione, purtroppo conferma «le crescenti difficoltà a rimanere sul mercato delle micro e piccole imprese, che hanno visto sfumare la ripresa post pandemica a causa del caro-vita e dell’incremento dei prezzi energetici».

Tornando ai dati Istat, l’occupazione femminile aumenta, ma resta ampio il gap con gli uomini: ad agosto, rispetto al mese precedente, le donne con un lavoro sono cresciute di 35mila unità, più degli uomini (+24mila); nel confronto annuo, la crescita segna rispettivamente +234mila e +289mila. Ma il tasso di occupazione li vede ancora distanti: al 52,5% per le donne contro il 70,5% per gli uomini.

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