Gatti acqusisce la Hs Hydro System e ora punta i mercati esteri

mazzano. Non basta crescere, bisogna anche sapere come farlo. E poi essere in grado di gestire le conseguenze di un business che corre veloce. Per la Gatti Filtrazioni Lubrificanti a far quadrare questa equazione è il mix tra tecnologia, attenzione all’ambiente, formazione e relazioni, mantenendo come stella polare la centralità della persona.
Questi elementi combinati hanno infatti portato alla rapida ascesa della società fondata e guidata da Fabio Gatti, che dal 2014 è giunta ad avere oltre 30 collaboratori con età media di 35 anni, due sedi (a Bedizzole e Mazzano) e un volume d’affari di 5 milioni di euro.
Piccolo gruppo
E ora si aggiunge un nuovo tassello. Durante i due giorni della open house «Switch on» il ceo ha annunciato l’acquisizione della quota di maggioranza della Hs Hydro System di Brescia (10 dipendenti), che si occupa di progettazione, costruzione e service di centrali oleodinamiche e di cilindri.
«È un’operazione che ci permette di coprire il ciclo a 360 gradi, dalla produzione degli impianti al monitoraggio fino all’assistenza - le sue parole -. Con l’ingresso di Hs Hydro System creiamo un piccolo gruppo industriale, che mira a diventare grandi». Ambizioni che il ceo ha rilanciato anche alla luce del +21% nel 2024 in termine di volume d’affari, +24% al 31 agosto di quest’anno. «Nel 2027 mi aspetto una forte espansione e livello globale» ha aggiunto. Le basi sono in questo senso già state gettate, grazie all’apertura del business - ha oltre 400 clienti - ai mercati di Germania e Brasile e in futuro di India e Stati Uniti.
Testimonianze
E l’open house nel sito di Mazzano, con la partecipazione di 180 partner o potenziali tali, ha messo in luce quegli aspetti che, anche nelle inevitabili difficoltà, hanno permesso all’azienda di sostenere la rapida crescita. Ad esplicitarli sono state le voci di chi l’azienda la vive ogni giorno, nonché di chi con essa ha creato una stretta partnership.

A partire da Sara Gosio, responsabile del laboratorio di analisi: «Ho detto a mio marito di provare ad essere assunto qui, come poi è successo - ha raccontato la chimica alla quale il ceo ha affidato la messa a terra della struttura scientifica interna -. Questo perché è un luogo di lavoro sano e stimolante, in continua espansione anche tecnologica». Fondamentale in questo contesto lo sviluppo delle competenze. A confermarlo sono stati Elena Arienti del marketing, «poter viaggiare come ho fatto io in India accresce il bagaglio di informazioni, la voglia e la fiducia», e da Maurizio Fadda, tecnico manutentore. «Nel lavoro precedente ero abituato alle pinze, ora invece, grazie a corsi e studio, a una gestione 4.0 - ha confidato -. Dall’hardware al software, ogni giorno gli stimoli si accrescono».
Non è un caso perciò che tante aziende abbiano trovato nella Gatti un partner affidabile, concreto e allo stesso tempo innovativo. Dalla Cpm special bearings di Milano alla Sala di Collebeato, passando per la Timken e la La Spezia Container Terminal, le testimonianze hanno mostrato questo lato sia tecnico sia umano dell’innovazione tecnologica rivolta alla sostenibilità. Una missione che ha trovato una nuova via di sviluppo anche nella neonata Praevidere, società specializzata in produzione e gestione di sensoristica per la manutenzione predittiva, sorta a gennaio 2025 per volontà di Fabio Gatti e di Luca Zanagnolo. Passo ulteriore che, con la recente acquisizione, proietta la Gatti in un panorama sempre più green, tecnologico e internazionale.
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