Economia

Fazi, ministro Lollobrigida: «Italia modello contro il cibo sintetico»

Nel suo intervento a Montichiari: «Ddl alla Camera il 6 novembre: saremo la prima nazione libera da questo rischio. Speriamo nell'Europa»
Il ministro Lollobrigida con Prandini di Coldiretti - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Il ministro Lollobrigida con Prandini di Coldiretti - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
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Il 6 novembre è previsto l'avvio della discussione in aula alla Camera del disegno di legge per il divieto del cibo sintetico in Italia per il voto finale, dopo il via libera al ddl da parte del Senato. Lo ha confermato anche il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, questa mattina ospite della Fazi (Fiera agricola e Zootecnica) di Montichiari. Il 6 novembre il ddl «è calendarizzato, quindi spero riusciremo a portare a casa questo risultato che ci ha posto all'attenzione anche mondiale - ha affermato il ministro -. L'Italia appare come un modello per chi vuole rispondere all'esigenza di garantire una sicurezza alimentare non solo con cibo per tutti, ma con buon cibo per tutti. E l'Italia è un gioiello da questo punto di vista, dobbiamo averne consapevolezza».

«Proteggere i cittadini italiani, e spero quelli di tutta Europa e poi del mondo, da una trasformazione della nostra civiltà in qualcosa di artificioso era per noi un dovere; abbiamo condiviso con le associazioni, Coldiretti in particolare, che ha raccolto milioni di firme con i comuni italiani e con le Regioni. C'è un grande movimento democratico a fianco a questo tipo di legge e io credo - ha concluso Lollobrigida - che se il 6 novembre l'Italia sarà la prima nazione del pianeta libera da questo rischio, sarà un risultato davvero».

Coldiretti ha raccolto 350mila firme per promuovere la legge che vieti il cibo sintetico
Coldiretti ha raccolto 350mila firme per promuovere la legge che vieti il cibo sintetico

Sulla manovra

Nella manovra economica «per il comparto zootecnico ci sono numeri importanti rispetto a quello che è lo stanziamento complessivo. Ribadiremo le misure che nello scorso anno abbiamo sviluppato e ne implementeremo altre, in particolare rispetto all'innovazione. Si sostiene la possibilità di avere un mondo sempre più moderno di allevamento ed agricoltura che garantisca maggiore produzione, maggiore qualità e maggior reddito e diminuisca ovviamente l'impatto ambientale».

Rispetto alla Pac (Politica agricola comune, in Europa), Lollobrigida ha sottolineato che «risorse nella Pac ce ne sono tante e vanno spese bene. Abbiamo quest'anno, sulla base della legge di stabilità, promosso molti bandi e ce ne saranno in questi giorni alcuni - ha annunciato - che riguardano il settore zootecnico. Dobbiamo avere sempre più allevamenti in grado di garantire benessere animale e qualità del cibo, questo è l'obiettivo». Tuttavia, ha avvertito, questo è «un mondo che però si sente un po’ sotto attacco dell'Europa. Ancora oggi esistono dei tentativi di aggressione ad un modello produttivo di sacrifici del settore imprenditoriale in nome della sostenibilità ambientale che va perseguita, ma accanto alla sostenibilità economica e quindi sociale. Quindi - ha concluso - con la possibilità di sviluppare ricchezza e lavoro».

Falsi alimentari

«Ogni anno noi abbiamo un danno di 100 miliardi dall'Italian sounding (prodotti alimentari contraffatti, con nomi che richiamano l'originale italiano sull'etichetta ndr) e avere la garanzia in sede internazionale della protezione dei nostri prodotti garantisce una maggiore propensione a poterli vendere e ad essere recepiti come prodotti esattamente derivanti da filiere italiane e non, invece, che non hanno nulla di italiano nella tipologia di produzione» ha aggiunto il ministro a proposito della riforma delle indicazioni geografiche su cui le istituzioni europee hanno recentemente raggiunto un'intesa.

Sala gremita alla fiera Fazi di Montichiari - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it
Sala gremita alla fiera Fazi di Montichiari - Foto New Reporter Papetti © www.giornaledibrescia.it

«È un grande risultato, raggiunto in modo trasversale; abbiamo lavorato insieme al collega Paolo De Castro che viene da un'altra area politica, ma ha gli stessi valori perché ha fatto il ministro dell'Agricoltura prima di me, e con tutti quelli - ha affermato Lollobrigida - che in Europa hanno attenzione alla protezione del nostro valore aggiunto, che è dato dalla indicazione del luogo di produzione, dalla capacità di garantire alla persona che sceglie il percorso che il prodotto ha fatto, come nasce e come è stato allevato l'animale e dove». In Italia, ha aggiunto, «questo corrisponde spesso anche al luogo di produzione, qualcosa che per gli italiani è normale e che per il resto del mondo è difficile da far comprendere. E allora le indicazioni geografiche a questo servono: è la garanzia e la protezione dei prodotti che non devono essere imitati. Per noi è ovviamente un risultato straordinario».

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