Economia

L’agricoltura dichiara guerra alla bistecca creata in laboratorio

Venerdì a Lonato convegno «Frankenstein nel piatto», con il ministro Lollobrigida ed il presidente Prandini
Coldiretti ha raccolto 350mila firme per promuovere la legge che vieti il cibo sintetico
Coldiretti ha raccolto 350mila firme per promuovere la legge che vieti il cibo sintetico
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Quella contro la carne sintetica sarà una battaglia feroce. Da mesi e con varie iniziative Coldiretti è schierata dalla parte del consumatore che chiede cibo sano, coltivato nei campi, che ha una storia naturale oltre di cultura millenaria, di infinite generazioni e che - non a caso - nasce all’aria aperta e non nel chiuso dei laboratori attraverso dei bioreattori. Si perché la carne artificiale o sintetica è la carne prodotta in laboratorio a partire da cellule staminali di origine animale - tratte cioè da animali vivi - che vengono coltivate all’interno di appositi bioreattori per costituire fibre e tessuti ed essere così utilizzate per la produzione di carne.

Interessi economici

Si tratta pertanto a tutti gli effetti di carne coltivata in laboratorio, il cui risultato finale è un prodotto che non è mai stato parte di un animale vivo pur essendo costituito al 100% da cellule animali. Sotto sotto - ma neanche più di tanto - sulla carne artificiale covano interessi economici non da poco conto se è vero - come è vero - che super gruppi a livello mondiale stanno accelerando sulla produzione ma, soprattutto, sul marketing ed anche sulla rassicurazione.

La carne può essere ricreata in laboratorio con le staminali
La carne può essere ricreata in laboratorio con le staminali

Per Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti «C’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione». Ed ancora «siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare».

Convegno a Lonato

È proprio sulla creatura della scrittrice inglese Mary Shelley prende il titolo il convegno che si terrà venerdì 13 gennaio con inizio alle 10.30 alla Rocca di Lonato «Frankenstein nel piatto? Il cibo sintetico la nuova minaccia». Il parterre vedrà una presenza varia e completa proprio per dare l’idea più veritiera al futuro dell’alimentazione. Moderati dal direttore del nostro giornale, Nunzia Vallini, interverranno accanto a Prandini, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, l’assessore lombardo all’agricoltura Fabio Rolfi, il professore Felice Adinolfi dell’Università di Bologna, e Luigi Scordamaglia di Filiera Italia. Ad introdurre i lavori sarà Valter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia ed il sindaco Roberto Tardani.

Sarà quindi un ulteriore momento di riflessione ad alto livello scientifico ed informativo anche per riconfermare quanto i consumatori hanno già fatto sapere attraverso il pieno sostegno alla raccolta di firme - organizzata da Coldiretti - su tutto il territorio nazionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione può continuare ad essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi a livello nazionale e locale. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico, dalla carne da laboratorio al latte «senza mucche».

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