Expo 2025 Osaka, la startup bresciana Rosebio e la diagnostica del futuro

Il palcoscenico è quello mondiale di Expo 2025 Osaka, la protagonista è la startup bresciana Rosebio, portata nel Sol Levante insieme ad altre sette realtà lombarde dall’assessore regionale a Lavoro, Formazione e Istruzione Simona Tironi.
La partecipazione della Lombardia al Padiglione Italia dell’esposizione giapponese si è arricchita nei giorni scorsi con una missione istituzionale volta a creare «una cooperazione educativa che guarda al futuro – a detta di Tironi –. Lombardia e Giappone condividono infatti una visione basata sull’innovazione, sulla formazione di competenze e sul valore del capitale umano. È significativo che, proprio qui a Osaka, si parli di intelligenza artificiale come strumento al servizio delle persone, capace di rafforzare il dialogo tra culture e di aprire nuove opportunità ai nostri giovani».
L’assessore ha colto anche l’occasione fornita dal viaggio giapponese per visitare la Osaka Business Frontier High School, istituto superiore a indirizzo commerciale, informatico e linguistico dove ha osservato direttamente alcune attività didattiche e ha avviato un primo dialogo volto a future collaborazioni tra corpo docente e studenti, e la Higashi-Osaka Advanced Vocational Training School, una delle più rilevanti scuole professionali del Giappone specializzata in meccanica, lavorazione dei metalli ed elettricità.

Cosa fa Rosebio
Nello specifico Rosebio – con sede a Brescia e guidata dalla ceo Marcella Chiari – è arrivata in Giappone nell'ambito del progetto «Io Sono Futuro», promosso da Fondazione Della Frera Ets con la Regione e pensato per accompagnare giovani e studenti (10.000 quelli coinvolti nei tre anni dall’avvio) in dei contesti internazionali. Insieme ad altre sette imprese innovative Rosebio, rappresentata dalla ricercatrice Federica Panico, ha potuto mostrare ad un vasto pubblico globale i progressi sviluppati in ambito di diagnostica molecolare.
La società bresciana si occupa infatti di dispositivi di diagnostica di precisione per la medicina personalizzata, con un focus specifico sull’oncologia di precisione. Lo scopo è quello di fornire al personale medico informazioni sulle possibili mutazioni genetiche del tumore, sfruttando in particolar modo la nuova tecnologia della biopsia liquida e consegnando di conseguenza maggiori dati agli oncologi al fine di calibrare terapie ancora più personalizzata ed efficace.
Brescia quindi si distingue ancora una volta per la capacità di saper innovare, in particolar modo in un ambito come quello medico dove è all’avanguardia al livello globale.
Ma come si diceva la Lombardia si è presentata a Osaka con soluzioni che guardano a diversi ambiti produttivi e del sapere. Le altre sette startup infatti si occupano di architettura di transistor per AI (Efeso), di aerospace con un veicolo ipersonico per nanosatelliti (Fast), di marketing predittivo (Looalike), di AI per identificare glutine in alimenti cotti (Glutensense) o per supportare il personale sanitario (Salus-AI), di videogiochi educativi (Sobu) e di assistenza a persone con disabilità fisiche, cognitive e sensoriali (Chad).
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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