Cresce l’appeal del Franciacorta: sale il prezzo delle bollicine

Il muro psicologico delle 20 milioni di bottiglie vendute (per l’esattezza 20,3 milioni) era stato abbattuto nel 2021. Il 2022 non è stato da meno: il Franciacorta Docg ha confermato i volumi record di vendita, nonostante l’improvviso calo del terzo trimestre. «L’anno era iniziato davvero molto bene, nel primo e nel secondo trimestre la crescita era stata sbalorditiva - spiega il presidente Silvano Brescianini -. Da giugno a settembre c’è stato un improvviso calo, non per una minore richiesta da parte del mercato, ma perchè molte cantine sono rimaste sprovviste di prodotto».
La carenza di alcuni tipologie di vino è una questione alla quale si cercherà di porre rimedio, ma che testimonia il crescente appeal delle bollicine bresciane in Italia come all’estero.
I numeri
I dati comunicati dal Consorzio sono ineludibili: nel 2022 il mercato interno ha rappresentato l’88,5% del venduto, con una leggera flessione (-2%) sul 2021. Il restante 11,5% è costituito dall’export che invece ha segnato un tasso di crescita dell’11,3%. La piccola (e ricca) Svizzera ha confermato il primato, rappresentando il 20,3% dell’export totale. Seguono il Giappone (13,7% del totale export), Stati Uniti (12,1%) mercato che nei prossimi anni potrebbe offrire grandi soddisfazioni, la Germania e Belgio (rispettivamente 10,9% e 12%).
I prezzi
Ma c’è un’altro il motivo di grande soddisfazione per le cantine bresciane: «Cresce il valore complessivo dei nostri vini - spiega Brescianini -. Ai dati di pareggio nei volumi si è affiancato un trend decisamente più positivo nei fatturati, che hanno presentato in tutti i mesi dell’anno tassi di crescita superiori rispetto a quelli dei volumi».
Nel 2022 il prezzo medio di vendita di una bottiglia «equivalente ed indistinto per tipologie» di Franciacorta Docg (e quindi il valore attribuito dal mercato) è risultato in costante aumento (+ 5,7%): si assestava a fine 2021 a 21,50 euro (iva inclusa), nel 2022 questo valore è salito a 23 euro.
«Usciamo da un periodo difficile, segnato dalla pandemia - conclude il presidente del Cosorzio -: dati e numeri premiano però l’impegno dei produttori e ci spingono a fare sempre meglio. Il ricco calendario di eventi che abbiamo elaborato per il 2023 va proprio in questa direzione, puntando alla valorizzazione e alla promozione del nostro territorio, quest'anno riconosciuto, insieme alle città di Brescia e Bergamo, Capitale della cultura. L’area del Franciacorta si inserisce a pieno titolo: è un territorio magnifico, da visitare e scoprire, ricca di patrimoni naturali, storici ed enogastronomici».
Le tendenze
Tra i canali di vendita, continua la crescita dell’Horeca, bilanciata da un calo del canale Gdo. «Questi fenomeni sono chiaramente spiegati dal progressivo ritorno alla convivialità a seguito della rimozione delle restrizioni della pandemia». La Lombardia si conferma la prima regione (36% delle vendite in Italia), seguita dall’Emilia Romagna (10,5%). Le tendenze indicano una crescita del Franciacorta Satèn (millesimati e non) che registrano un +3,3% a livello globale. Altra tipologia in aumento è il Franciacorta Dosaggio Zero (millesimati e non) con un +18,2% sul 2021.
Molti gli appuntamenti del Consorzio in calendario: si parte a febbraio, con 5 giornate di Experience sul territorio per la formazione dei soci; a marzo il nuovo format «Franciacorta on tour» ciclo di masterclass in giro per l’Italia; sempre a marzo il Festival Franciacorta a Miami per poi proseguire in Italia con le tappe dei Festival itineranti; a settembre il Festival in Cantina.
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