Confindustria, i Giovani: «Insieme per osare e cambiare il futuro»

Sperimentare. Osare. Uscire dai classici schemi per guardare al futuro con occhi diversi. Ma, soprattutto, farlo insieme. È con queste parole che il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia, Francesco Veneziani, apre l’annuale assise in scena nella bellissima cornice della Tenuta Acquaviva di Travagliato. Un’assemblea, non a caso, che già nel titolo porta il desiderio di andare oltre. «Oltre la città», appunto, puntando il focus su temi alternativi ma al tempo stesso particolarmente caldi come la «natura», la «luce» e l’«intelligenza urbana».
«Abbiamo nel Dna quello di aprire con umiltà delle porte sulle sfide per il futuro», esordisce Veneziani che subito chiama vicino a se il «collega» senior Paolo Streparava, neo presidente di Confindustria Brescia, che proprio nei Giovani ha iniziato la sua carriera all’interno dell’organizzazione e al quale, dice, il confronto con i giovani ha insegnato tanto.
«Se vogliamo davvero essere un motore di cambiamento dobbiamo capire che possiamo farlo solo insieme, aprendoci, parlando e confrontandoci», rincara Streparava per il quale la strategia vincente per il futuro resta sempre quella di «fare sistema».
Natura e tecnologia
Un leit motiv che percorre tutta la serata di festa, nella quale i temi della luce, della natura e dell’intelligenza urbana vengono percorsi proprio nella logica del contaminare e mischiare elementi diversi, quello naturale e quello tecnologico, ma anche quello pubblico e quello privato.
Un esempio ne è la trentina Algorab, azienda leader nelle soluzioni per il monitoraggio intelligente e la sensoristica urbana che, racconta dal palco il direttore commerciale Andrea Zanola, è nata 30 anni prima come broadcast televisivo ed ha saputo cambiare pelle ma non sostanza, rivisitando la tecnologia a onde radio in chiave moderna, senza tradire mai la sua mission di pmi innovativa.
La tavola rotonda

Affascinante la tavola rotonda, moderata da Jacopo Manessi dell’Area comunicazione di Confindustria Brescia, tra Giuseppe Inga Sigurtà, ad del Parco Giardino Sigurtà ed esponente di una storica famiglia imprenditoriale italiana, e Daniele Torreggiani, professore ordinario di Ingegneria dei biosistemi Università di Bologna ed esperto di pianificazione territoriale e digital twin applicati al paesaggio, che proprio nel parco Sigurtà ha avviato un progetto di monitoraggio delle specie costruendone un vero e proprio «gemello digitale».
E se Sigurtà plaude «all’aiuto prezioso» fornito dall’AI e dalla tecnologia, auspicando che il cambiamento climatico «consenta al parco di esserci anche tra 30 anni», il collega Torregiani, incalzato sulla Cittadella dell’Innovazione bresciana, tira corto: «La strada è solo quella della sinergia tra istituzioni e realtà pubbliche e private: non è possibile oggi immaginare uno sviluppo dell’Università e del Paese se non sedendosi tutti intorno allo stesso tavolo». La serata si è conclusa con una cena all’insegna della solidarietà a sostegno della Cooperativa Sociale Il Mosaico e il progetto Mo.Ve, comunità diurna per minori.
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