Manovra approvata, ecco cosa c’è nella legge di bilancio definitiva

L'Aula della Camera ha dato il via libera al Ddl bilancio, nel testo identico a quello licenziato dal Senato, con 216 voti favorevoli e 126 contrari. Ecco tutte le misure
L'Aula della Camera durante il voto definitivo del 30 dicembre - Foto Ansa/Fabio Frustaci © www.giornaledibrescia.it
L'Aula della Camera durante il voto definitivo del 30 dicembre - Foto Ansa/Fabio Frustaci © www.giornaledibrescia.it
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L'Aula della Camera ha definitivamente approvato il Ddl bilancio, nel testo identico a quello licenziato dal Senato, con 216 voti favorevoli e 126 contrari (tre gli astenuti). Tra le misure della Manovra, del valore complessivo di 22 miliardi, figura il taglio dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 50mila euro.

Come è fatta

Con il via libera definitivo da parte del Parlamento, giunto con il «sì» della Camera alla vigilia della data limite del 31 dicembre, il Ddl «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028», diventa strutturale dal prossimo anno, tra le altre misure, il taglio dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 50mila euro. Risultano inoltre operativi anche il recupero delle risorse da destinare a Transizione 4.0 e alla Zes unica.

Il Ddl bilancio 2026, come modificato a Palazzo Madama, si compone di un unico articolo di 973 commi, e a seguito delle numerose le novità introdotte in prima lettura, il valore complessivo della Manovra è salito dai 18,5 miliardi iniziali a 22.

Il saldo netto da finanziare, stabilisce il primo comma, si attesta a circa 154,3 miliardi nel 2026, 137,9 miliardi nel 2027 e 91,9 miliardi nel 2028. Complessivamente, per il 2026, la Manovra prevede maggiori entrate per 10,5 miliardi e maggiori uscite per 14,6 miliardi e l'effetto complessivo, si legge nella documentazione parlamentare, a seguito delle correzioni in prima lettura, è pari pertanto a un peggioramento del saldo netto da finanziare per 4,1 miliardi nel 2026.

Le misure

Il ministro Giorgetti - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il ministro Giorgetti - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

L'esame del Ddl ha visto da subito la necessità di rivedere la norma sui dividendi: la soglia per accedere al regime di esclusione della tassazione di dividendi derivanti da partecipazioni, inizialmente prevista al 10%, verrà ridotta ad una misura non inferiore al 5% o ad un importo non inferiore a 500mila euro. Modifiche anche sull’aumento dell’Irap del 2% per le banche: ci sarà una franchigia di 90mila euro per evitare di colpire le piccole, vengono escluse Sim e Sgr e le holding industriali.

Banche e assicurazioni

Parte delle coperture arrivano da una ulteriore stretta sulle banche: arriveranno 605 milioni in due anni dalla stretta sulla deducibilità fiscale delle perdite accumulate. Mentre, per quanto riguarda le assicurazioni, per l’Rc auto salirà dal 2,5% al 12,5% l’aliquota per i danni al conducente per i contratti stipulati o rinnovati a decorrere dal 1° gennaio 2026; è stato inoltre introdotto un acconto pari all’85% del contributo sui premi delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti (contributo Ssn) e si stima al riguardo un maggior gettito di circa 1,3 miliardi nel 2026.

Tra gli altri interventi di copertura, è stato introdotto il raddoppio (dallo 0,2 allo 0,4%) della Tobin tax, l’imposizione sulle transazioni finanziarie. È stato riaperto inoltre il termine dell'accesso al Fir, per i «truffati» delle banche che sarà consentito a chi aveva presentato domanda entro il 18 giugno 2020 ma l’ha vista respinta (anche solo parzialmente) per carenze documentali e procedurali.

Imprese

Per quanto riguarda il capitolo imprese, sono stati recuperati 1,3 miliardi per Transizione 4.0 e 532,64 milioni per la Zes unica oltre a percentuali più alte e una proroga al 2026 per la Zes per le imprese agricole: misure che erano rimaste «scoperte» rispetto alle domande presentate.

È stato inoltre esteso su base triennale 2026-2028 l’iperammortamento previsto inizialmente solo per il 2026 oltre a un ampliamento della platea dei beni ammissibili. Misure anche per venire incontro al caro-materiali.

Affitti brevi

Un'altra delle misure modificata è stata quella sull’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi: con le modifiche introdotte resta al 21% sul primo immobile mentre sul secondo immobile sarà al 26 per cento; dal terzo il reddito viene considerato come reddito d’impresa.

I bonus

Vengono poi introdotti un contributo per le spese per l'acquisto di libri scolastici per le famiglie con Isee sotto i 30mila euro; un contributo fino a 1.500 euro per il «buono scuola» e l’aumento a 120mila euro del valore della prima casa esclusa dal calcolo dell’Isee nelle grandi città. Si prevede però di far rientrare nel calcolo Isee criptovalute e money transfer.

È stata quindi estesa al 2024 l’imposta sostitutiva con aliquota al 5% per gli aumenti derivanti dai rinnovi contrattuali; esteso anche il tetto di reddito da 28mila a 3mila euro. Previsto inoltre un rafforzamento dell’agevolazione per i premi di risultato e la partecipazione agli utili dei lavoratori.

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