In Manovra possibile detrazione fiscale per i libri scolastici

Dall’anno prossimo anche i libri di testo potrebbero diventare scaricabili dalle tasse. Secondo indiscrezioni, infatti, il governo starebbe pensando di inserire nella legge di Bilancio 2026 una norma per estendere anche alle spese sostenute per acquistare libri di scuola una detrazione al 19%, la stessa percentuale oggi prevista invece per scaricare i costi di tasse, mensa, gite e corsi extracurriculari. I libri (e la cancelleria) finora erano sempre stati esclusi dalle spese detraibili, nonostante la misura fosse stata spesso invocata dalle rappresentanze dei genitori e dai librai.
La misura
Al momento non sono chiari i dettagli dell’agevolazione, come del resto di tutte le misure che saranno contenute nella Manovra. Il 2 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica, il primo passo del percorso che porterà all’approvazione della legge di Bilancio 2026.
Secondo quanto emerso finora, riportato da Repubblica, sembra però che l’agevolazione potrebbe non essere per tutti, ma solo per chi ha redditi bassi sotto una certa fascia Isee ancora da stabilire. Ci potrebbe essere anche un limite allo sconto, come avviene per le altre spese detraibili: oggi la somma massima scaricabile è 632 euro per ogni figlio nel caso degli asili nido e di 800 euro nel caso di iscrizione a una scuola materna, elementare o superiore.
Costi in crescita
Secondo una stima dell’Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc), oggi una famiglia spende in media 355,23 euro per figlio nel primo anno di scuola media, che diventano 552,69 euro il primo anno di superiori.
Secondo l’Associazione italiana editori (Aie), che non include nella stima la spesa per l’acquisto di dizionari, nel 2025 la spesa media delle famiglie per i libri di testo si sarebbe attestata su 190 euro all’anno alle medie e, alle superiori, dai 279 euro l’anno per i licei ai 167 euro per gli istituti professionali. Nel mezzo gli istituti tecnici, con una spesa media di 241 euro. Rispetto al 2024 i prezzi dei volumi scolastici sarebbero cresciuti dell’1,7% per le medie e dell’1,8% per le superiori.
Le reazioni
«La detrazione fiscale per i libri di testo è una delle battaglie storiche dell’Associazione librai italiani di Confcommercio – commenta il presidente del sindacato librai di Confcommercio Brescia Diego Liserani –. Per noi è una risposta al caro scuola, che si aggiunge a tanti altri strumenti a sostegno delle famiglie per affrontare la spesa dei libri di testo. È una mossa necessaria, speriamo si arrivi anche a norme per impedire gli sconti indiscriminati sui testi scolastici della grande distribuzione e alla detraibilità di tutti i tipi di libri».
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