Ad A2a la distribuzione Enel in alcuni Comuni della Lombardia per 1,2 miliardi di euro

La Redazione Web
Le aree interessate sono la provincia di Milano e, nel Bresciano, la Valtrompia: in totale 800mila punti di prelievo
Contatori dell'energia elettrica - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Contatori dell'energia elettrica - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Maxi riassetto nell'elettrico nel Nord Italia. Enel cede ad A2a le attività di distribuzione in parte della Lombardia. L'intesa prevede un corrispettivo di oltre 1,2 miliardi di euro. L'operazione riguarda il ramo di rete elettrica gestito da e-distribuzione, controllata di Enel, nelle province di Milano e Brescia. Nel dettaglio è prevista l'acquisizione da parte di A2a del 90% di una NewCo, ossia di una società di nuova costituzione, cui saranno conferiti gli asset di distribuzione elettrica di e-distribuzione della provincia di Milano (con esclusione di pochi comuni della cintura Nord) e, nel Bresciano, della Valtrompia, per un totale di circa 800.000 Pod ( i punti di prelievo ndr), circa 5.000 chilometri di cavi in media tensione, oltre 12.000 chilometri di cavi in bassa tensione, circa 9.500 cabine secondarie e 60 cabine primarie.

L’effetto economico

Inoltre, contestualmente al perfezionamento della compravendita, sarà stipulato tra A2a ed e-distribuzione, che deterrà il restante 10% della società, un patto parasociale che, tra le altre cose, includerà un meccanismo di clausole incrociate di opzione di acquisto e di vendita che hanno come oggetto la partecipazione del 10%, esercitabili a partire dal primo anniversario del closing. La divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo è stata advisor di A2a, Rothschild e Banca Akros di Enel. La cessione rientra negli obiettivi prioritari di Enel di ridurre progressivamente il debito. L'operazione genererà infatti quest'anno un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo pari a circa 1,2 miliardi di euro e un impatto positivo sull'utile netto reported del gruppo per 1 miliardo di euro.

Gli «effetti economici potrebbero essere rilevati anche sui risultati ordinari del gruppo», sottolinea Enel «laddove si giunga, successivamente alla data odierna e prima del closing dell'operazione, a una puntuale definizione di ulteriori attività che e-distribuzione potrà svolgere per NewCo e le stesse siano riflesse in accordi specifici, e ciò dovesse configurare un modello di "stewardship" industriale».

L’operazione

«Con questa operazione acquisiamo asset rilevanti, confermando l'obiettivo di accelerare gli investimenti nelle reti elettriche, favorendo la decarbonizzazione del Paese e creando valore per le comunità, in linea con il nostro piano industriale», sottolinea l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini.

La multiutility vedrà un incremento del 70% circa dei pod elettrici installati nel 2023, passando da 1,3 a 2,1 milioni, in un'area della Lombardia dove il gruppo è già presente nella distribuzione elettrica, consentendo così importanti sinergie industriali. L'operazione permetterà anche di realizzare e remunerare maggiori investimenti per circa 1,4 miliardi di euro entro il 2035 sulla rete di distribuzione elettrica. Il closing dell'operazione, previsto entro il 31 dicembre 2024, è subordinato ad alcune condizioni sospensive, tra le quali il rilascio dell'autorizzazione Antitrust, il positivo completamento della procedura in materia di golden power presso la presidenza del Consiglio dei ministri e l'ottenimento del provvedimento di voltura delle concessioni del servizio di distribuzione elettrica a favore di NewCo.

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