Tra Tombea e Bagòss, via al progetto la «Strada del formaggio»
Sono celebri quelle francesi, come quella della Normandia, e quelle austriache. Ma ne esistono anche in Italia, ad esempio nelle Dolomiti. E a breve anche il Garda avrà la sua. Sta infatti per essere formalizzata la «Strada del formaggio Parco Alto Garda», progetto di valorizzazione territoriale che propone un percorso tematico dedicato ai prodotti caseari, per un’esperienza immersiva a tu per tu con produttori, chef e artigiani del gusto.
Gioco di squadra
L’idea, nata dall’ex presidente del Consorzio Lago di Garda Lombardia Marco Girardi, trova attuazione in questi giorni con l’approvazione del protocollo d’intesa. A firmarlo sono la Comunità Montana, che insieme al Consorzio forestale Terra tra i due Laghi sarà il soggetto coordinatore dell’iniziativa, i nove Comuni che ne fanno parte (Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Magasa, Valvestino e Limone) e due Comuni valsabbini dalla consolidata tradizione casearia: Sabbio Chiese e naturalmente Bagolino, patria del Bagòss.
Magasa e Valvestino, con il formaggio Tombea e le attività tradizionali dell’alpeggio e della produzione in malga, rappresentano il cuore del progetto.
Ma anche negli altri Comuni del Parco non mancano micro-produttori di nicchia, accanto a realtà cooperative di grandi dimensioni, come l’Alpe del Garda di Tremosine. L’obiettivo è fare rete: «Unire produttori, strutture ricettive, ristoranti, botteghe, musei ed ecomusei – si legge nel protocollo – promuovendo la valorizzazione sostenibile e partecipata delle eccellenze enogastronomiche locali, con particolare attenzione alla qualità dei prodotti caseari, al benessere animale, alla salvaguardia della biodiversità e alla tutela del paesaggio rurale».
Attività

Il target è quello turistico, ma la finalità è più ampia: diffondere la cultura del formaggio e promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e ambientale del territorio, a beneficio delle imprese della filiera casearia e dei consumatori.
Diverse le azioni previste dal protocollo: attività di studio e ricerca, campagne di informazione e promozione, pubblicazione di materiale divulgativo, collaborazioni con scuole, associazioni e operatori turistici, oltre a mostre, conferenze, fiere e degustazioni. La Strada non intende proporre solo un viaggio nel gusto, ma un percorso nello spazio, alla scoperta dei luoghi di produzione, e nel tempo, per risalire alle origini di una tradizione secolare.
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