In Valcamonica 25 trappole ferormoniche per combattere il bostrico

Comunità montana di Valcamonica, Lions club con i giovani dei Leo club e consorzio forestale Pizzo Badile, insieme, per combattere il bostrico. È partita nei giorni scorsi una nuova collaborazione che, per gradi, vorrebbe portare alla liberazione dalla terribile pestilenza che sta distruggendo estese superfici di boschi di abete rosso camuni, oltre 1.300, con un peggioramento dopo la tempesta Vaia del 2018.
Progetto
L’accordo prevede che tutti i tre soggetti contribuiscano all’obiettivo: dal canto loro, i Lions hanno già messo a disposizione una somma per l’acquisto di 25 trappole ferormoniche, che sono state installate nei boschi dei comuni di Breno, Ceto, Cimbergo e Paspardo, tra quelli più colpiti, mentre l’ente comprensoriale provvederà all’elaborazione dei dati, alla predisposizione di pannelli divulgativi da posizionare in campo e all’organizzazione di eventi informativi.

Infine il consorzio forestale provvederà alla posa delle trappole, alla fornitura e sistemazione dei feromoni e allo svolgimento dei controlli settimanali di cattura. Il progetto «BostriKO» sarà utile alla campagna di monitoraggio dell’insetto, effettuata annualmente dalla Comunità montana dal 2020, per tenere sotto controllo la dinamica di popolazione del bostrico.
Missione
«Il nostro obiettivo è dare un piccolo contributo al monitoraggio e alla lotta contro l’insetto – afferma il presidente del Lions club camuno Stefano Massussi –, attraverso l’acquisto delle trappole, caricate con piastrine di feromoni che attirano gli insetti maschi. Insieme ai nostri Leo, settimanalmente da maggio a settembre, svuoteremo le cassette, faremo la conta delle catture e compileremo le schede di monitoraggio.
Le abetaie della Valle stanno soffrendo e noi tutti abbiamo l’obbligo di provare a fare qualcosa, per consegnare alle future generazioni una montagna più bella e sana». L’accordo è stato sottoscritto nella sede dell’ente a Breno, mentre venerdì scorso è stato presentato ufficialmente, con visita a Cimbergo, località Volano, dove sono state posate alcune trappole che stanno già catturando numerosi insetti.
A guidare l’iniziativa c’era Gian Battista Sangalli, direttore del settore Bonifica: «I monitoraggi ci permettono di capire come sta andando la diffusione, confermando che dopo cinque anni il bostrico inizia a calare, perché non esistono cure o antidoti. L’unica tecnica, oggi, sono le trappole ferormoniche e stanno dando risultati in altre aree della Valle».
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