Tar respinge la richiesta dell’Art Club contro la chiusura temporanea

Il Tar ha respinto la richiesta dell’Art Club Disco di Desenzano di sospendere la chiusura temporanea di 20 giorni ordinata dal questore di Brescia. La contestazione riguardava «l’incremento nel 2025, rispetto agli anni precedenti, delle condotte illecite verificatesi all’interno del pubblico esercizio o negli spazi a questo adiacenti».

Secondo i magistrati amministrativi l’incremento degli episodi contestati «indica un cospicuo e crescente pericolo per la sicurezza collettiva, rispetto alla quale la sospensione della licenza costituisce un appropriato strumento di ripristino e salvaguardia». Il Tar specifica poi che le memorie depositate per conto del questore di Brescia Paolo Sartori e del Ministero dell’Interno «descrivono dettagliatamente (pur non accludendovi le relative relazioni di servizio) episodi riconducibili alle situazioni che il Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza vuole reprimere».

Niente ristoro economico

Considerando che il periodo di sospensione alla data attuale è già stato superato, essendosi concluso il 21 luglio scorso, la eventuale sospensione del provvedimento non attribuirebbe alcun tangibile vantaggio alla parte ricorrente, l’istanza di sospensiva è stata quindi respinta e con essa pure l’eventuale ristoro economico del danno subito dall’esercente.

Il provvedimento – fece sapere a suo tempo la Questura – scaturisce da una serie di gravi problemi per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si sono venute a creare, culminate in gravi e reiterati episodi di violenza con feriti, di rapine e furti ai danni di clienti, peraltro segnalate dagli abitanti nella zona con un esposto, esasperati per il contesto di insicurezza diffusa e di qualità della vita compromessa a causa del comportamento tutt’altro che civile tenuto dagli avventori, richiedendo nel contempo azioni tempestive ed efficaci a garantire la salvaguardia del benessere comune.