Rovato, all’istituto Gigli una nuova ala da due milioni di euro

Daniele Piacentini
Denominata «Franciacorta», è stata completata insieme alla sala docenti intitolata al professor Salvatore Alibrandi, scomparso nel 2024
Un'aula dell'Istituto superiore Gigli - © www.giornaledibrescia.it
Un'aula dell'Istituto superiore Gigli - © www.giornaledibrescia.it
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Estate di lavori, progetti e porte aperte per l’istituto d’istruzione superiore Lorenzo Gigli di Rovato. Andata in archivio la maturità, la dirigenza della scuola che – tra le pochissime in provincia di Brescia – unisce gli indirizzi liceali a quelli professionali si è rimessa in moto, mentre diversi studenti sono impegnati in iniziative sul territorio, proseguendo il percorso iniziato sui banchi di viale Europa. Dentro la struttura, intanto, si lavora per migliorare e ammodernare i locali, nell’attesa della prima campanella di settembre.

Novità

Le due novità principali, al riguardo, sono quelle della sala docenti e della nuova ala Franciacorta. Nel primo caso, è terminata la riqualificazione degli spazi riservati agli insegnanti e intitolati al professor Salvatore Alibrandi, docente prima e dirigente scolastico poi del Gigli, scomparso nell’estate 2024. Per gli alunni, invece, l’apposizione della targa di Provincia, Regione e Comune di Rovato sancisce definitivamente la nuova ala del Gigli, chiamata «Franciacorta», con un investimento complessivo di poco meno di due milioni di euro, in gran parte messi dal Broletto (350mila euro invece a carico del Comune).

Com’è

Il nuovo edificio, con una decina di aule affacciate su via Einaudi, è caratterizzato da un’impronta sostenibile, tra soluzioni architettoniche pensate per favorire l’ingresso della luce naturale, pannelli fotovoltaici e una parete a verde verticale, per ridurre la dispersione di calore e immagazzinare gli inquinanti presenti nell’aria circostante. Un percorso che si accompagna a una sostenibilità non solo ambientale, ma sociale, come mostra il percorso «Noi del Gigli», che durante l’estate sta portando studenti e docenti nei Comuni del circondario per fare rete.

Le iniziative

Gli ultimi esempi, in ordine cronologico, sono la partecipazione come volontari, a Rovato, alla Festa dell’Old Rugby e alla «Pizza in Piazza» a sostegno di Rovato Soccorso, quella alla serata conclusiva del Grest di Villa Pedergnano, frazione di Erbusco e alla conferenza stampa di lancio della Microeditoria, a Chiari, ribadendo con azioni concrete quanto detto dalla dirigente scolastica, Anna Di Domenico, a chiusura dell’anno scolastico.

«La scuola deve essere prima di tutto un luogo di crescita, formazione e sviluppo per ciascuno, dove apprendere l’arte della cooperazione comune, la capacità e il rispetto per le diversità, contribuendo così alla costruzione di una comunità educante giusta, basata sui valori della democrazia, lavorando per il bene comune della scuola e affrontando così, insieme, le sfide che ci attendono».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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