Quante sono e dove sono le panchine rosse nel Bresciano

Dieci anni fa la prima panchina rossa si fece notare: attirò l’attenzione, accese il dibattito, seminò la consapevolezza. Oggi ce ne sono a migliaia in tutta Italia, moltissime anche nel Bresciano. Un simbolo che rischia di passare inosservato? No, soprattutto se si considera che dietro ogni panchina rossa c’è un nome, una storia e un impegno collettivo che non si può più ignorare.
Il significato
Se nel 2014 la prima panchina rossa fu installata a Torino per iniziativa della Circoscrizione 6 e dell’associazione Acmos (Aggregazione, Coscientizzazione, Movimentazione sociale) – con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i cittadini sui temi della violenza di genere e dei femminicidi – oggi sono ovunque: per le vie della città, nelle scuole, nei parchi e negli ospedali. Rappresentano un veicolo di messaggio urbano dove è possibile sedersi e riflettere sul vuoto che una donna uccisa ha lasciato all’interno di una comunità.
Perché mapparle
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, abbiamo provato a fare il punto su quante sono e dove sono in provincia. Non tanto per farne un catalogo sterile, ma per coinvolgere i lettori con un colpo d’occhio che dia conto di quanti gesti di sensibilizzazione sono stati fatti. E quanti ne restino da fare.
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo provato a elencare quelle presenti nel Bresciano. Non abbiamo la presunzione di essere riusciti a contarle tutte, sono moltissime, ma ci piacerebbe aggiornare il conteggio con l’aiuto dei lettori. Se avete segnalazioni di «panchine mancanti» scriveteci a: gdbweb@giornaledibrescia.it.
In città e nell’hinterland
A Brescia città se ne contano 53 su suolo pubblico. Tra queste c’è quella dedicata a Manuela Bailo, uccisa il 28 luglio 2018 da Fabrizio Pasini; la panchina è in via Vantini 20, di fronte al sindacato Uil dove entrambi lavoravano. A ricordare le vittime di femminicidio c'è inoltre la panchina davanti al Tribunale di Brescia, in via Lattanzio Gambara: un simbolo di lotta alla violenza di genere nella culla della giustizia. È stata installata dalla Corte d’appello e dal Rotary club di Rovato nell'ottobre del 2023.
L’ultima inaugurata? Proprio oggi, martedì 25 novembre, in via Musei nel cortile di Palazzo Martinengo.
Nell’hinterland invece panchine rosse punteggiano i territori di Castenedolo, Roncadelle, Castel Mella, Mazzano, Borgosatollo, Botticino, Cellatica e San Zeno Naviglio. E poi ancora: Caino, Gussago e Bovezzo.
Sul Garda
L’ultima nella zona del lago di Garda è stata inaugurata a Calvagese domenica 23 novembre, ma nei comuni del Benaco ce ne sono molte altre: a Toscolano Maderno, Bedizzole, Pozzolengo, Marone, Calcinato, Sale Marasino, Salò, Sirmione, Padenghe, Desenzano, Lonato e Soiano. A Gardone Riviera, qualche giorno fa, ne è stata inaugurata una all’istituto alberghiero Caterina de’ Medici.
In Valcamonica
In Valcamonica i veicoli di messaggio tinti di rosso sono in diversi paesi, tra cui: Ponte di Legno, Sellero, Corteno Golgi, Edolo, Gianico, Ossimo, Artogne, Angolo Terme, Berzo Inferiore e Borno.
Poi ancora: Braone, Capo di Ponte, Cedegolo, Cevo, Losine, Malegno, Ome e Lozio. Tra tutte evidenziamo quella di Niardo, dedicata a Gloria Trematerra, l’insegnante 55enne uccisa dal marito la sera del 17 aprile 2015.
In Valsabbia
Anche la Valsabbia si è attivata per diffondere il messaggio contro la violenza sulle donne. Un territorio che nel 2021 fu funestato dal femminicidio di Giuseppina Di Luca, uccisa dal marito Paolo Vecchia, condannato all’ergastolo.
Il rosso c’è anche a Lavenone, Preseglie, Sabbio Chiese, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno e Prevalle.

In Valtrompia e a Lumezzane
Anche in Valtrompia ci sono diversi comuni che si sono attivati per installare delle panchine rosse: Lodrino, Lumezzane, Villa Carcina, Polaveno, Brione, Irma, Marmentino, Pezzaze, Sarezzo, Nave e Tavernole sul Mella.
C’è anche Lumezzane, dove il mese scorso uno di questi simboli è stato danneggiato da una persona, che si è poi palesata e scusata.
È stato infatti il sindaco Josehf Facchini a rendere noto che l’autore del danno ha spiegato di aver agito in modo non volontario e di volersi impegnare a riparare il danno.
In Sebino e Franciacorta
Tra Sebino e Franciacorta le panchine sono a Iseo, Rodengo Saiano, Corte Franca, Erbusco, Paratico, Palazzolo sull’Oglio, Zone. E poi ancora: Provaglio d’Iseo, Capriolo, Pisogne, Castegnato e Cazzago San Martino.
Nella Bassa
A Orzinuovi nella Bassa ne è stata inaugurata una all’ospedale; per l’occasione erano presenti la direttrice generale Alessandra Bruschi e la sindaca Laura Magli. Le altre le troviamo ad Acquafredda, Alfianello, Azzano Mella, Bagnolo Mella, Fiesse, Pompiano, Berlingo, Borgo San Giacomo, Brandico, Capriano del Colle, Chiari, Montichiari, Quinzano d’Oglio, Remedello, Visano, Pontoglio, Travagliato, Trenzano, Montirone e Verolavecchia.
Non mancano: Pontevico, Rovato, Verolanuova, Calvisano, Flero, Leno, Milzano, Orzivecchi, Roccafranca, Ghedi, Mairano, Pavone del Mella e Manerbio.
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