Brescia, il nuovo questore: «Aumenteranno Daspo e ammonimenti»
«La sicurezza è davvero sicura solo se è partecipata». Ha posto l’accento sull’importanza della collaborazione dei cittadini perché «nel contrasto ai reati e nel soccorso ogni minuto è importante», il nuovo questore di Brescia, Paolo Sartori, che da ieri si è insediato in via Botticelli. «Fare una segnalazione alle forze di polizia non deve essere inteso come fare la spia, ma come essere parte attiva della comunità» ha spiegato poi.
L’importanza della collaborazione
Trentino di nascita, prima dell’incarico a Brescia Sartori è stato questore di Mantova e di Bolzano e prima ancora dirigente della Mobile di Trento. «Conosco il territorio di Brescia perché ci passo spesso, e ora sto iniziando a conoscere le altre istituzioni. Credo molto nella collaborazione». Parlando delle sue intenzioni ha ribadito l’intenzione «di aumentare moltissimo l’impiego delle misure di prevenzione. Daspo e ammonimenti che sono materia del questore e che fanno ben percepire alle persone che sono sotto controllo da parte della Polizia. Per questo intendo potenziare ulteriormente la collaborazione con le altre forze di polizia».
Criminalità giovanile
Sul tema della criminalità giovanile ha posto l’accento sui temi educativi: «Quando interviene la Polizia significa che è tardi, serve che venga fatto tutto il possibile con la prevenzione». Rispondendo poi ad una domanda su una sua recente dichiarazione ha ribadito: «Chi delinque in me non trova certo un amico».

«Non esiste sicurezza sicura senza interazione con i cittadini – ha precisato Sartori –. È necessario porsi alla comunità come un’istituzione al loro servizio, non solo per prevenire e combattere i reati ma soprattutto per far accrescere la presenza di sicurezza sul territorio». Soprattutto nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, ricorda il questore: «Dobbiamo essere un punto di riferimento per gli anziani, le donne e le persone più fragili».
La carriera di Paolo Sartori
Prima di Brescia Sartori è stato Questore delle Province di Mantova, Vicenza e Bolzano. Nel 2019 è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella e nel 2023 il Consiglio dei Ministri lo ha promosso dirigente generale di pubblica sicurezza. Per quasi 20 anni ha lavorato all’estero nelle ambasciate italiane e ha preso parte a Commissioni di diverse istituzioni internazionali e comunitarie. Oggi collabora con università italiane ed europee come docente e relatore in corsi di materia internazionale.
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