Cronaca

Omicidio Del Pero, ennesimo rinvio. La madre: «Morirò senza risposte»

La Corte d’Appello di Roma ha rinviato l’udienza in programma per domani al luglio 2026. Gigliola Bono: «Non lo accetto»
Monia Delpero, uccisa a 19 anni
Monia Delpero, uccisa a 19 anni
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Davanti all’ennesimo rinvio sbotta e attacca: «Ho capito che i giudici aspettano che io muoia per poter chiudere la vicenda senza decidere». Così Gigliola Bono, la mamma di Monia Del Pero, bresciana uccisa dal fidanzato a 19 anni nel 1989, dopo che la Corte d’Appello di Roma ha rinviato a luglio 2026, «senza alcuna motivazione ma solo spiegando che si tratta di un rinvio d’ufficio» l’udienza prevista per domani per discutere sulla richiesta che la donna porta avanti da 20 anni: che le famiglie delle vittime di femminicidio vengano riconosciute dallo Stato al pari delle vittime di mafia e terrorismo.

Gigliola Bono, la mamma di Monia Del Pero - Foto © www.giornaledibrescia.it
Gigliola Bono, la mamma di Monia Del Pero - Foto © www.giornaledibrescia.it

Il fidanzato della figlia venne condannato a 11 anni e otto mesi cinque dei quali in carcere, «e il giorno dei funerali era già ai domiciliari» ricorda la mamma di Monia Del Pero. E non hai mai risarcito come avrebbe dovuto da sentenza definitiva.

«Sono passata da Tar e tribunali e non voglio mollare, ma ho 71 anni e non so quanto ancora vivrò per poter garantire ai familiari delle vittime di femminicidio un trattamento diverso rispetto a quanto accaduto a noi con Monia» racconta Gigliola Bono. «Questo rinvio di 13 mesi senza motivo mi fa male. È come se Monia fosse morta ancora una volta. Non lo accetto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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