Lunedì nero per i trasporti a Brescia: 9 assenze e 6 corse saltate

«Il sistema è al limite e la giornata (di ieri, ndr) è stata la cartina di tornasole delle criticità strutturali». Dopo un timido ottimismo registrato la settimana scorsa, nel primo lunedì di scuole aperte e di trasporti pubblici a regime Giancarlo Gentilini non è altrettanto felice.
Sei corse saltate, nove assenze di autisti non programmate e disagi mattutini su alcune linee del cosiddetto Lotto I: questi i numeri che hanno complicato la giornata arrivati nel database dell’Agenzia del Tpl di Brescia.
Le maggiori criticità, infatti, si sono verificate sulle linee gestite da Arriva in provincia. Sono così saltate le corse delle ore 5.30 da Pralboino per Brescia, delle 6.35 da Brescia per Pralboino e delle 7.35 da Pralboino per Brescia; nella stessa zona l’azienda non è riuscita a garantire la corsa in partenza da Ostiano alle 6.50 in direzione di Remedello.
È stato inoltre impossibile effettuare la corsa in partenza alle ore 6.35 da Castelcovati per Brescia; infine nella medesima area non è stata svolta la corsa di linea, dedicata agli studenti dell’Istituto Dandolo di Bargnano di Corzano, in partenza da Brescia alle ore 7.40.
«Secondo le indicazioni ricevute - spiega il presidente Gentilini -, queste corse sarebbero le sole, di quelle non svolte, che hanno causato criticità all’utenza, essendo le uniche previste a quel determinato orario su quella specifica tratta». All’origine dei problemi all’alba di ieri ci sarebbero nove assenze dei conducenti non programmate con anticipo. Avendo poco tempo a disposizione, Arriva sarebbe così riuscita solo in parte a sostituire gli autisti malati.
«Di certo non si possono prevedere malattie o incidenti - continua Gentilini -, ma ciò testimonia che, a causa della mancanza di risorse umane ed economiche con le corse ridotte all’osso, ai primi imprevisti il sistema va in affanno». E anche se in città tutto parrebbe aver funzionato secondo la programmazione il nuovo anno sembra coincidere coi vecchi problemi.
La principale emergenza resta la carenza di personale, un fenomeno trasversale in tutta Italia di fronte al quale non si riesce a trovare una soluzione. Dal canto loro, i lavoratori del comparto denunciano condizioni sempre più complicate, aumento esponenziale delle ore di servizio per tappare i buchi e una conseguente riduzione della qualità del servizio. Queste, d’altronde, sono state le ragioni dell’ultimo anno caldo sul fronte del trasporto pubblico locale nel Bresciano caratterizzato da scioperi, proteste, sit-in e polemiche a distanza. Finora.
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