A Desenzano trovata una spugna mai vista prima nel lago di Garda

Cento volontari, cento chilogrammi di rifiuti. E una (per ora) misteriosa spugna che parrebbe destinata a diventare il 46esimo residente alieno del Garda. È con questi esiti che le rive e i fondali del porto di Desenzano domenica si sono trasformati in un laboratorio a cielo aperto di cittadinanza attiva. Cento volontari, lo si diceva, insieme a sub e apneisti, hanno ripulito spiagge e fondali riportando in superficie oltre cento chili di materiali.
L’iniziativa ha segnato il debutto nazionale di «Adopt Rivers and Lakes», il progetto firmato Wwf Italia con il sostegno di Lidl, dedicato alla tutela degli ecosistemi di acqua dolce. Da Desenzano il tour proseguirà in cinquanta località italiane, con giornate di pulizia, attività di monitoraggio e momenti di sensibilizzazione. L’obiettivo è duplice: raccogliere rifiuti ma anche dati scientifici, preziosi per comprendere lo stato di salute di laghi e fiumi.
La giornata
Il bilancio della giornata parla chiaro: 60 chilogrammi di metalli, 20 di plastica, 10 di vetro, tre di mozziconi di sigaretta, oltre a oggetti ingombranti come attrezzature da pesca, un cestello da lavatrice e perfino un candelabro. Un bottino che racconta l’urgenza del problema ma anche la forza del volontariato.
Accanto ai collaboratori di Lidl e ai volontari Wwf, hanno partecipato i sub dei gruppi Talata Sub Desenzano e Tritone Sub, la Lega Navale e l’Associazione culturale Valtènesi, con il supporto della Guardia Costiera. Insomma, una comunità intera in azione.
La spugna
E proprio qui entra in gioco la «citizen science» che il progetto vuole promuovere: la misteriosa spugna rinvenuta nei fondali, dall’insolita forma a «zampa di gallina», è ora al vaglio dei laboratori Fem di Trento. «È un organismo mai catalogato prima per la sua struttura - spiega Paolo Zanollo del Wwf - e se le analisi di biologia molecolare e biochimica confermeranno l’ipotesi, entrerà a far parte del lungo elenco delle specie aliene del lago».
Le spugne, tra i più antichi organismi multicellulari, hanno un ruolo cruciale nella filtrazione delle acque e nello sviluppo della biodiversità. Studiare nuove varianti significa non solo conoscere meglio l’ecosistema, ma anche aprire prospettive in campi come la ricerca farmacologica.

Un esempio concreto, insomma, di come le giornate di volontariato possano tradursi in conoscenza scientifica e in nuove opportunità di tutela per il Garda. È certo così per Luigi Agresti, che ha ricordato come «il volontariato sia il cuore pulsante del Wwf» e che con partner come Lidl «si può amplificare l’impatto». Sulla stessa linea Alessia Bonifazi di Lidl Italia: «Un impegno per un cambiamento positivo».
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