Basta mozziconi e detersivi nei tombini a Salò: «Il lago inizia qui»

«Il lago inizia qui»: anche a Salò arrivano i messaggi ecologici sui tombini. Li vedremo camminando per le strade attorno al golfo. Saranno lì per ricordarci che la salute del lago è anche la nostra, e che dobbiamo prendercene cura. Ogni giorno, infatti, attraverso i tombini inquiniamo inconsapevolmente le acque con mozziconi di sigaretta, plastiche e altri rifiuti. Forse senza sapere che ogni tombino sul nostro territorio è collegato, direttamente o indirettamente, al lago.
Sensibilizzazione
Va, infatti, smentita la convinzione errata che caditoie e chiusini siano collegati alle fognature o al depuratore. A sollevare il tema era stato, lo scorso dicembre, il consigliere comunale di opposizione Massimiliano Frau, che aveva presentato una mozione per la tutela del lago di Garda e la sensibilizzazione ambientale, invitando l’Amministrazione ad aderire alla campagna che prevede la collocazione di targhe informative sui chiusini con la dicitura: «Il lago inizia qui».
Un invito che l’Amministrazione ha deciso di cogliere, aderendo alla campagna avviata dalla Società Alto Garda Servizi Spa, partita da Riva del Garda e poi diffusasi a macchia d’olio in tutto il Trentino, fino a raggiungere anche Sirmione e Lazise, sulla riviera veronese. Ora anche a Salò, 34esimo Comune a partecipare all’iniziativa, la campagna entra nel vivo: il Comune ha ordinato la fornitura di 50 targhe metalliche da collocare sui i tombini e di 2.000 brochure.
«Con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza della cittadinanza e dei turisti – si legge nella determina – sull’importanza della tutela delle acque del lago di Garda, promuovendo atteggiamenti responsabili e rispettosi dell’ambiente, sottolineando come comportamenti scorretti possano contribuire in modo significativo all’inquinamento del lago».
Rischi
Come accade, ad esempio, quando un tombino viene scambiato per posacenere: i mozziconi di sigaretta non sono biodegradabili e contengono circa 400 sostanze inquinanti che contaminano laghi, fiumi, mari e la fauna che vi abita. Per questo non vanno gettati nelle caditoie: la loro destinazione corretta è il bidone dell’indifferenziato. Nei tombini però finiscono anche detersivi e detergenti (come quando si lava l’auto nel cortile di casa), plastiche e altre sostanze inquinanti. Materiali che ritroviamo inevitabilmente nel lago e che rischiano di compromettere un patrimonio che rappresenta il 40% dell’intera riserva nazionale di acqua dolce: ben 49 miliardi di metri cubi.
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