La titolare della gioielleria in via X Giornate: «Grazie, mi avete tolto un peso dal cuore»

Dopo l’arresto dei tre rapinatori parla Renata Dini: «Ieri il questore si è fermato davanti al negozio e mi ha abbracciata»
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La rapina sotto i portici di via X Giornate
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«Li hanno arrestati? Davvero?» L’incredulità di Renata Dini, la gioielliera titolare del prestigioso negozio sotto i Portici in via X Giornate preso di mira dai banditi, dura solo una manciata di secondi: «Lo sapevo, lo sentivo. E la notizia finalmente è arrivata. Grazie, grazie...».

Dopo la notizia dell'arresto di tre rapinatori, con sette altre persone indagate, la mente corre a quella sera, quando i banditi hanno aggredito e preso a martellate suo figlio Alessandro Righetti, dopo aver svaligiato le vetrine.

E poi a due giorni fa: «Adesso capisco perché ieri il questore si è fermato davanti al mio negozio, mi ha abbracciato e mi ha detto: stia tranquilla, stiamo facendo il massimo. Diceva la verità». Dopo la rapina, la signora Renata si era appellata agli investigatori chiedendo protezione e giustizia. Nel suo Sos aveva usato parole severe.

Ora, con la svolta delle indagini, il compiacimento: «Scrivetelo: sono stati bravi, bravissimi. Hanno fatto un lavoro eccezionale in segreto assoluto. Mi hanno tolto un peso dal cuore. Stanotte posso dormire serena». La refurtiva? «Dicono che hanno recuperato due Rolex, bene. Ma rispetto a quello che ha subito mio figlio, tutto passa in secondo piano».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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