Fumi e odori sospetti, Arpa ferma una fonderia di Concesio

Barbara Fenotti
I controlli nella zona industriale Campagnola sollecitati dal Comune e dal comitato di cittadini «Campagnola ambiente»: stop all'azienda per due mesi
Fumi da un'azienda (foto d'archivio)
Fumi da un'azienda (foto d'archivio)
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A Concesio torna la massima attenzione sui disagi ambientali nella zona industriale di Campagnola, già in passato sotto i riflettori per ripetuti episodi di miasmi e inquinamento ambientale.

Dopo numerose segnalazioni giunte dai residenti per fumi e odori sospetti provenienti verosimilmente da una fonderia dell’area, il comitato civico «Campagnola ambiente» e il Comune hanno chiesto e ottenuto l’intervento dell’ente preposto al controllo: l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), che ha quindi avviato una serie di verifiche. I controlli hanno confermato i sospetti sulla fonderia in questione: un dato di fatto che ha condotto alla sospensione per due mesi dell’attività aziendale e all’imposizione di prescrizioni per il ripristino delle condizioni di sicurezza.

«I monitoraggi condotti nelle ultime settimane hanno rilevato emissioni non conformi ai parametri previsti – spiegano i membri del comitato civico –, con la conseguente segnalazione di miasmi avvertiti da più nuclei abitati limitrofi. Arpa, insieme al Comune di Concesio, ha quindi imposto all’azienda un piano di intervento che prevede adeguamenti tecnici, bonifiche di impianti e controlli ripetuti per verificare il ritorno alla normalità operativa».

Il caso ha riacceso il dibattito sulla necessità di presidi costanti del territorio: i cittadini organizzati nel comitato hanno chiesto non solo risposte immediate bensì anche garanzie a lungo termine. «Non vogliamo penalizzare chi lavora - tengono a sottolineare dal comitato - ma chiediamo rispetto delle regole e tutela della salute pubblica».

L’Amministrazione

Il Comune ha preso atto delle istanze e ha promesso di fare da tramite tra popolazione, Arpa e azienda, affinché le prescrizioni vengano messe in atto e siano validate da controlli indipendenti.

L’intervento di sospensione è stato motivato dalle autorità come «misura cautelativa in attesa di adeguamenti tecnici e della verifica strumentale degli impianti di aspirazione e filtrazione». Tra le prescrizioni indicate ci sono la revisione dei sistemi di captazione dei fumi, la manutenzione straordinaria delle linee produttive e l’introduzione di procedure più rigorose per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera.

Per i residenti resta la richiesta di maggiore trasparenza: accesso ai risultati dei controlli, aggiornamenti periodici e canali di comunicazione rapidi per nuove segnalazioni.

L’esito delle verifiche Arpa sarà determinante per decidere se e quando l’attività potrà riprendere a pieno regime. Intanto la vicenda è diventata un esempio di collaborazione tra cittadinanza attiva, Amministrazione locale e organismo di controllo, uniti dall’obiettivo comune di salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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