Fratelli d’Italia lancia una petizione sulla sicurezza a Brescia

Marco Papetti
Raccolte circa 200 firme nella giornata di ieri in corso Zanardelli per porre una serie di questioni all’Amministrazione comunale
Il gazebo in corso Zanardelli dove sono state raccolte le firme - © www.giornaledibrescia.it
Il gazebo in corso Zanardelli dove sono state raccolte le firme - © www.giornaledibrescia.it
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Fratelli d’Italia lancia una petizione sulla sicurezza in città. Circa duecento le firme raccolte ieri con un gazebo in corso Zanardelli per porre all’Amministrazione comunale una serie di questioni.

Sicurezza

Si chiede la riorganizzazione del comando di Polizia locale e la dotazione di taser agli agenti, più pattuglie nelle fasce serali e notturne, agenti a piedi nei quartieri e il coordinamento delle vigilanze private. Nel mirino ci sono i casi di «risse, rapine, spaccio e vandalismo» che, a dire degli esponenti del partito, sarebbero «all’ordine del giorno».

«È assurdo che in una città di 200mila abitanti non ci siano turni notturni della Locale, salvo per la movida, e nella fascia serale abbiamo solo un decina di agenti», ha sottolineato in particolare Carlo Andreoli, coordinatore cittadino di FdI.

«Sul tema lo Stato sta facendo la propria parte – ha aggiunto riferendosi alle legge Sicurezza –  ma, come ha detto il nuovo questore, serve anche una sicurezza partecipata: tutti gli enti che hanno responsabilità di garantirla sul territorio devono farlo. Purtroppo dal Comune non c’è stato nessun cambio di passo».

Richieste

Sul tema il capogruppo di FdI in Consiglio comunale, Mattia Margaroli, ha criticato la gestione delle periferie della maggioranza: «È una parte della città che viene trascurata», ha detto.

E ha aggiunto: «Ci è stato sottoposto uno studio secondo cui a Brescia non esisterebbero baby gang, come a dire che la città è sicura: non è vero, non lo è».

Il maggiore dispiegamento di forze dell’ordine, per FdI, dovrebbe coinvolgere tutta la città: «Anche a parità di risorse, chiediamo una riorganizzazione basata sul buonsenso», ha detto il coordinatore provinciale Diego Zarneri.

In programma ci sono altri gazebo nei quartieri per raccogliere firme (mercoledì alla Badia), poi la petizione, ha spiegato Andreoli, «sarà depositata a fine luglio perché arrivi in Consiglio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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