Tra attese e speranze domenica 21 parte la caccia per 18mila bresciani

Gianantonio Frosio
Le doppiette in provincia sono però in costante calo. Valichi e fringuelli restano invece questioni ancora aperte
Cacciatori - © www.giornaledibrescia.it
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Croce (per chi detesta questa pratica) e delizia (per le 18.000 doppiette bresciane che aspettano questo giorno come un bambino aspetta Santa Lucia), domani, domenica 21, inizia la caccia. Riprende con vecchi problemi e nuove soluzioni, con un focus sulla «questione valichi», che dovrebbe risolversi a breve. La nuova stagione venatoria, insomma, inizia nel segno della speranza.

«Ci auguriamo – auspica Giacomo Lanzini, presidente di Federcaccia Brescia –, che, come noi rispettiamo gli altri e la legge, tutti facciano altrettanto». Parole ben calibrate, perché il presidente ha nel mirino coloro che, soprattutto nel giorno di apertura della stagione, contestano e ostacolano i cacciatori: «Domenica andiamo a caccia: da parte nostra andrà tutto bene, perché rispettiamo sempre le zone agricole e le leggi. Ci auguriamo che anche gli altri facciano altrettanto: ci piacerebbe essere ripagati per l’impegno nella gestione dell’ambiente e nell’allenamento dei cani. Insomma: ci attendiamo di poter andare a caccia e di essere rispettati».

«Capisco chi protesta – aggiunge Lanzini – perché ognuno fa il suo mestiere. Però noi non prevarichiamo mai, loro sì: credo che qualche interrogativo gli animalisti dovrebbero porselo. E comunque i cacciatori non rispondono mai alle provocazioni. Siamo integerrimi anche dal punto di vista penale: per convinzione e perché non vogliamo mettere a rischio la licenza».

Calo

Marco Bruni, presidente di Federcaccia Lombardia, fa un discorso più tecnico: «Di anno in anno – dice – registriamo un calo delle doppiette del 3%. Quest’anno è più alto, soprattutto nelle zone di montagna. Colpa della questione valichi: molti cacciatori stanno aspettando di vedere l’evoluzione della vicenda».

Pare sia questione di giorni… «Sì: a Roma hanno approvato un disegno di legge che contiene la norma per la caccia sui valichi (un grazie al ministro Calderone). Il Presidente Mattarella ha già firmato il disegno di legge, che a giorni verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, poi potrà essere recepito da Regione Lombardia. Subito dopo, molti cacciatori che sono in stand by staccheranno le doppiette dal chiodo». Cosa vi aspettate dal campo? «Dipende dal tempo: sul territorio c’è una buona consistenza della selvaggina stanziale; per la migratoria, invece, è sempre un’incognita. Noi siamo tranquilli, anche sul calendario, che non dovrebbe riservare sorprese: non siamo sotto la spada di Damocle di qualche rinvio dell’ultima ora, come era accaduto l’anno scorso».

«Archiviata la questione valichi, che in alcune zone precludeva oltre il 90% del territorio - chiude Bruni - abbiamo risolto quasi tutti i problemi. Stiamo aspettando il verdetto sul ricorso presentato dagli animalisti contro la delibera per la caccia in deroga da appostamento fisso al fringuello».

Conferma tutto Massimo Zanardelli, presidente di Anuu Migratoristi: «Quest’anno non c’è l’incertezza del calendario. A breve dovrebbe risolversi anche la questione dei valichi: visto che Presidente della Repubblica ha firmato il disegno di legge, la palla passa alla Regione: 15/20 giorni e tutto dovrebbe essere finito». Anche Zanardelli ricorda la deroga per i fringuelli, sottolineando che «quello che nel resto dell’Europa viene risolto facilmente, in Italia è sempre difficile da applicare. Aspettiamo con fiducia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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