Caccia, Regione Lombardia approva il nuovo calendario venatorio

Oggi in Giunta l’approvazione, domani la pubblicazione di tutti i dettagli tecnici per la prossima stagione. Il testo ricalca quello dettato lo scorso anno
Caccia, il calendario venatorio
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La Regione Lombardia procederà domani, martedì 10 giugno, alla pubblicazione di tutti i dettagli tecnici del nuovo calendario venatorio 2025/2026, comprensivo delle limitazioni previste per alcune specie, in concomitanza con l’adozione del decreto riduttivo. Il calendario è stato approvato oggi in Giunta Regionale.
Il testo ricalca fondamentalmente quello dettato lo scorso anno che tuttavia ha supero anche il vaglio dei ricorsi al Tar, dando quindi stabilità e certezza all'attività venatoria.

«Nella sostanza resta l'impianto dell'annata precedente, pur con qualche ritocco migliorativo – ha detto il consigliere regionale Floriano Massardi della Lega – un testo dettato nel rispetto delle norme e degli indirizzi generali».
«L’approvazione del calendario venatorio lombardo entro il 15 giugno, nel pieno rispetto dei tempi previsti dalla legge 157/1992, testimonia il buon lavoro svolto da Regione Lombardia. Dopo anni segnati da ritardi burocratici, si apre finalmente una fase di svolta. Insieme alle nuove norme introdotte dal Governo Meloni in materia di approvazione dei calendari venatori, l’entrata in vigore puntuale di quello lombardo pone le basi per una stagione venatoria serena e senza interruzioni» ha dichiarato il Consigliere regionale di FdI Carlo Bravo.
Oggi, come noto, le Regioni hanno la possibilità di discostarsi per legge dal parere dell’Ispra che non è vincolante a condizione che motivino adeguatamente la propria scelta e devono acquisire il parere del Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio Nazionale. Inoltre, l’applicazione dell’articolo 119, comma 3, del Codice del Processo Amministrativo, ha consentito alla Lombardia nella scorsa stagione venatoria di ottenere pronunce di merito, senza che venisse meno l’interesse alla decisione come accadeva in passato.

«Da dicembre 2024, una nuova norma introduce un ulteriore elemento di tutela: in caso di sospensiva cautelare del calendario venatorio, si applica automaticamente il calendario dell’anno precedente. In questo modo si evitano interruzioni improvvise dell’attività venatoria e si contrastano ricorsi strumentali» prosegue Bravo.

Sono stati inoltre dimezzati i termini per l’impugnazione dei calendari pubblicati sul BURL, da 60 a 30 giorni, rendendo il sistema più snello ed efficace. Infine, è stato compiuto un passo importante verso l’armonizzazione con le normative europee, con l’allineamento delle date di migrazione prenuziale per specie migratorie come cesena, tordo sassello, alzavola e merlo, secondo criteri condivisi a livello comunitario.

Intanto grazie all’iniziativa del Ministro Lollobrigida per una revisione organica della legge 157/92, a breve si aprirà l’occasione per affrontare e risolvere le principali criticità strutturali che affliggono il settore venatorio in Italia.

Dichiarazioni

«Accolgo con grande favore l'approvazione del nuovo calendario venatorio regionale, un segnale importante per le decine di migliaia di cacciatori bresciani. Un ringraziamento all'Assessore Regionale Beduschi, che ha saputo mantenere fede all'impegno di una approvazione rapida – ichiara Daniele Mannatrizio, consigliere delegato alla Caccia della Provincia di Brescia –. Ciò consentirà, unitamente alle modifiche normative introdotte dal governo, di garantire maggiore certezza sull'avvio della stagione venatoria per i cacciatori della nostra Provincia, nell'attesa della riforma della legge 157/92, in via di definizione in queste settimane a Roma». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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