Cronaca

Montagna, approvata la legge attesa da 30 anni: in arrivo 200 milioni

In provincia di Brescia ci sono 103 Comuni montani e 325mila abitanti, ma il testo votato al Senato prevede una riclassificazione
Approvata la legge sulla montagna
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Per una provincia come quella bresciana dove 103 Comuni su 205 - 325mila abitanti - sono considerati totalmente o parzialmente montani, il via libera del Senato due giorni fa al Ddl 1054, il decreto «Montagna» o la legge sulla montagna, non può che essere accolto con favore. Ciò perché, oltre ai benefici economici che derivano dallo stanziamento di 200 milioni di euro all’anno fino al 2027, le «terre alte» avranno ora un inquadramento normativo volto a valorizzarne i peculiari aspetti economici, ambientali, sociali, sanitari e culturali. La legge che vede come promotore il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli è infatti attesa da oltre 30 anni, da quella norma 97 del 31 gennaio 1994 che è stata la principale traccia per lungo tempo.

Il ministro

Ecco quindi che, accanto ad aspetti che fanno e faranno discutere - vedi il nulla osta all’attività venatoria sui valichi o la decisione sull’abbattimento dei lupi - il legislatore ha voluto «ridurre i divari economici e sociali e a garantire l’accesso ai servizi pubblici, come istruzione e sanità, senza dimenticare l’accesso a poste, banche, farmacie - secondo le parole dello stesso Calderoli -. Andremo a introdurre misure contro lo spopolamento, per stimolare la natalità e la residenzialità, includendo anche incentivi alle imprese (Turismo compreso ndr). Un occhio di riguardo anche all’ambiente e all’ecosistema montano, patrimonio da proteggere e salvaguardare».

Gazzetta Ufficiale

Nello specifico all’interno dei 35 articoli della legge, il cui iter è iniziato nel marzo 2024 e che entrerà in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si prevede l’istituzione di uno specifica Strategia nazionale per la montagna italiana (Smi), con contestuale relazione annuale sullo stato di avanzamento, che andrà ad affiancarsi al braccio operativo già creato nel 1994, il Fondo nazionale per lo sviluppo della montagna. Come detto i Comuni della provincia definiti «montani» sono al momento 103 ma il testo stabilisce norme specifiche «per la definizione dei criteri per la classificazione in base ai parametri altimetrico e della pendenza, nonché per la predisposizione di uno o più elenchi dei Comuni montani. L’elenco sarà aggiornato dall’Istat, entro il 30 settembre di ogni anno».

Welfare

La sanità è il primo punto toccato nel concreto. Per il personale sanitario, a fianco di un «bonus» annuale, è garantita un’agevolazione sull’affitto o l’acquisto di case in aree montane (credito d’imposta del 60% o 2.500 euro di sostegno all’anno, maggiorato per i paesi sotto i 5.000 abitanti), al fine di favorire arrivi e permanenza.

Stabilito anche un bonus per chi lavora in ambito sanitario - © www.giornaledibrescia.it
Stabilito anche un bonus per chi lavora in ambito sanitario - © www.giornaledibrescia.it

Stessa cosa è prevista per tutto il personale scolastico, non solo per i docenti come stabilito in prima lettura. Scuola al centro anche dell’articolo 7, con la previsione di sostegno alle «scuole di montagna» di tutti i gradi e mirate deroghe per il numero minimo di alunni, e dell’articolo 8, con finanziamenti per «progetti innovativi volti allo sviluppo di un sistema integrato di servizi educativi per l’infanzia», nonché per la costituzione di poli. Misure sono poi indicate per sostenere la natalità dei piccoli Comuni (incentivo ai nuovi nati nei Comuni sotto i 5.000 abitanti), per sopperire alle carenze di organico nei tribunali di montagna e per implementare la copertura internet contro il digital divide.

Tutela del territorio

Per quanto concerne la tutela del territorio si sanciscono linee guida per la valorizzazione dei pascoli e dei boschi - focus sugli incendi -, i ghiacciai e i bacini idrici, per i rifugi, le figure professionali della montagna, con la contestuale fissazione di un tetto massimo (da stabilire) di lupi che si potranno abbattere «per non pregiudicare il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente». Oltre a ciò centrale la già citata questione della riapertura dei valichi alla caccia. Una nota: all’articolo 22 comma 4 il testo parla degli escursionisti. La possibilità di risarcimento per danni in caso di incidente su un percorso, sulle strade poderali e sulle strade e piste forestali e silvo-pastorali, pubbliche e private, è escluso se l’incidente è conseguenza di un comportamento colposo dell’escursionista stesso (caso fortuito).

Economia

Agevolazioni fiscali anche per i giovani imprenditori - © www.giornaledibrescia.it
Agevolazioni fiscali anche per i giovani imprenditori - © www.giornaledibrescia.it

Per ultimo, sebbene misure siano sottese un po’ a tutto il testo, c’è l’aspetto di sostegno economico alle aziende dei territori montani. A tal fine si prevedono crediti d’imposta, pari al 10% del valore degli investimenti (massimo 4 milioni), alle attività degli agricoltori e dei silvicoltori, imprenditori della trasformazione agricola e forestali, singoli e associati, ai consorzi forestali e alle associazioni fondiarie. Nello stesso solco si contemplano sostegni a giovani imprenditori che operano in montagna per almeno 8 mesi all’anno, per l’acquisto e la ristrutturazione di abitazioni principali nonché per il lavoro agile - smart working - nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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