CronacaBassa

Chiari, il futuro dell’ospedale passa dallo studio del Politecnico

Servirà per definire se costruirne uno nuovo o riqualificare quello esistente
L'ingresso dell'ospedale di Chiari - © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso dell'ospedale di Chiari - © www.giornaledibrescia.it
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Il territorio – rappresentato dai 44 sindaci che a gennaio hanno scritto al governatore Attilio Fontana – vuole un nuovo ospedale. Uno studio – da realizzarsi con il Politecnico di Milano – consentirà di disporre di elementi concreti che saranno utili a decretarne (o meno) la fattibilità. O meglio: «Stabilire se sia più opportuno un significativo adeguamento dell’attuale struttura o la realizzazione di un nuovo ospedale».

Le parole sono di Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Asst Franciacorta, che ha da poco adottato il decreto per il servizio di supporto tecnico-scientifico del nuovo studio di fattibilità. Uno studio richiesto dell’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso dopo la lettera recapitata dai 44 sindaci a Palazzo Lombardia e l’approvazione – avvenuta, all’unanimità, a inizio febbraio – di una mozione proposta dal consigliere regionale Diego Invernici (Fratelli d’Italia). Che ora esprime entusiasmo per il nuovo passo che la complessa operazione ha compiuto.

Mozione Invernici

«Il lavoro che prende il via con il supporto del Politecnico metterà in luce costi e benefici delle due opzioni che sono sul tavolo – commenta Invernici –. La speranza è che questo studio, finanziato dalla Regione, faccia capire anche agli scettici che la strada da intraprendere è la costruzione di un nuovo presidio: l’attuale struttura, rimaneggiata più volte, si trova in centro e ha cento anni sulle spalle; il territorio ha bisogno di un ospedale moderno, funzionale e facilmente accessibile. Lo dico con la convinzione che a decretare la qualità della sanità sia il personale che, però, deve essere messo nelle condizioni di lavorare in luoghi adatti e confortevoli».

Lascito Barcella

Il terreno che potrebbe ospitare il nuovo ospedale si trova – ricordiamo – tra i caselli Est e Ovest della Brebemi: è un’area già in possesso dell’Asst grazie al lascito testamentario del giudica Italo Barcella, deceduto nel 2015. Il lavoro del Politecnico – che ha già fatto un sopralluogo con l’intento di cogliere, sul campo, le esigenze attuali e future – consentirà di capire se quella della nuova costruzione è davvero la strada migliore per un ospedale che, in quanto Hub della Franciacorta, ha «un ruolo strategico – sottolinea Bruschi – nel territorio di riferimento».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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