Carenza di sangue, l’appello dell’Avis: «Donate prima delle vacanze»

La Redazione Web
La diminuzione nei mesi caldi è fisiologica ma mette a rischio le cure per i pazienti cronici. A giugno sacche in calo del 2,2% rispetto all’anno scorso
Una donazione di sangue - © www.giornaledibrescia.it
Una donazione di sangue - © www.giornaledibrescia.it
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D’estate, per via delle vacanze, la diminuzione delle donazioni di sangue è un problema fisiologico. Se però il trend negativo proseguisse, si paleserebbe un problema di serio: la carenza di sangue potrebbe non riuscire più a garantire le cure ai pazienti cronici, arrivando in casi estremi anche a bloccare le attività chirurgiche.

Secondo i dati dell’Avis provinciale (esclusi i territori dell’Asst Valcamonica), tutti i centri di raccolta della provincia di Brescia, sia associativi che ospedalieri, registrano una flessione del numero di donazioni. Guardando al primo semestre del 2025 le unità di sangue raccolte sono state 27.799, contro le 28.035 dello stesso periodo del 2024, con un calo di 236 sacche pari al -0,8%. Una diminuzione particolarmente evidente se si limita lo sguardo al solo mese di giugno: 4.569 le unità raccolte quest’anno contro le 4.672 del 2024. Il saldo negativo in questo caso arriva al -2,2% con 103 sacche a debito.

Un’ulteriore analisi dei dati a disposizione dimostra che i 12 centri di raccolta gestiti dall’Avis provinciale di Brescia in generale si mantengono in linea con le aspettative ma a pesare in maniera determinante è la chiusura della sede di Gardone Valtrompia, dovuta ai lavori in corso all’ospedale, all’interno del quale si trova il centro Avis.

La carenza di sangue riguarda in particolare alcuni specifici gruppi: lo 0 positivo, che fa segnare un -25% rispetto alla scorta ideale, lo 0 negativo, con un -40%, e l’A positivo, che arriva addirittura al -45%.

L’appello

«L’appello va naturalmente a tutti i donatori perché si rechino ai loro centri di raccolta di riferimento – sottolinea la dott.ssa Germana Zana, direttrice sanitaria dell’Avis di Brescia –. Noi andiamo in vacanza, ma le patologie nei pazienti non fanno altrettanto. Senza poi dimenticare che spesso d’estate nel nostro territorio, che custodisce numerose mete turistiche, resta alto il rischio di emergenze sanitarie per traumi ed incidenti».

Solo nelle ultime due settimane, rivelano ancora i dati raccolti dall’Avis, si è evidenziato uno squilibrio negativo tra le sacche di sangue raccolte e quelle utilizzate dal Sistema sanitario di 355 unità.

«Numeri che sottolineano come d’estate, se è fisiologico il calo delle donazioni, non diminuisca però il fabbisogno – ribadisce il presidente Francesco Piovani –. Per questo lanciamo un appello agli avisini e chiediamo loro di donare il sangue prima di andare in vacanza, un modo anche per partire soddisfatti di aver fatto la propria parte. Un appello che va esteso anche ai dirigenti delle nostre sezioni, affinché continuino a sollecitare i loro iscritti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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