Bedizzole, il parchetto di Masciaga è pronto a rinascere

Hanno immaginato il parco, lo hanno disegnato su carta, scelto gli arredi, scritto un regolamento e si sono offerti di prendersene cura. È il gruppo di 35 cittadini di Masciaga che ha ripensato insieme all’Amministrazione il futuro del parchetto della frazione, protagonista di un vero percorso partecipativo.
L’iter
Un progetto che nasce dalla scelta di investire su luoghi di ritrovo per bambini e ragazzi, non solo in termini strutturali, ma anche educativi e sociali. L’avvio ufficiale è arrivato a febbraio, con una lettera firmata dagli assessori Michele Crescini e Romano Rebuschi, inviata ai residenti di Masciaga. Un invito a partecipare a una «serata di approfondimento e condivisione» per raccogliere idee e costruire «un progetto di rigenerazione che rispecchi i bisogni e le aspettative della comunità». Alla sala consiliare si sono presentate una cinquantina di persone: famiglie, pensionati, adolescenti. Dal confronto è emersa la disponibilità concreta di 35 cittadini a farsi parte attiva del percorso.
Progettazione
Nel secondo incontro il confronto è diventato progettazione. Divisi in due gruppi, i partecipanti hanno ridisegnato il parco, carta bianca e cataloghi alla mano: percorsi, giochi, arredi. Dai loro disegni è nata la nuova configurazione dell’area, tradotta in un progetto tecnico condiviso. Il terzo appuntamento è servito per definire i dettagli, proporre la sottoscrizione di un patto di collaborazione per la cura del parco e condividere una bozza di regolamento d’uso.
Comunità
Il 10 giugno, il percorso è stato restituito alla comunità con un aperitivo collettivo, animato da 85 partecipanti. Lì è stato presentato il progetto definitivo: i lavori – per un investimento di 70mila euro – prevedono il rifacimento della piastra sportiva, la sostituzione di canestri e porte, l’inserimento di nuovi giochi e arredi. Sono già stati sistemati la casetta, il cancello e installati dispositivi per la raccolta delle deiezioni canine; nelle asfaltature programmate rientra tra l’altro anche via Valsabbia con i relativi marciapiedi.
Il percorso non si limita al progetto urbanistico, ma punta a costruire cittadinanza attiva: «Il parco è al centro dell’attenzione non perché l’Amministrazione l’ha deciso, ma perché i cittadini l’hanno voluto – sottolinea Crescini – e hanno dato la loro disponibilità a breve, medio e lungo termine».
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