Aumenta il reddito dei bresciani: in media 24mila euro in busta paga
Aumenta il reddito dei bresciani nell’anno di imposta 2022 (che registra le dichiarazioni fiscali presentate nel 2023) arrivando a 24.577 euro, a fronte dei 23.364 per l’anno di imposta 2021. Tradotti in soldi, sempre mediamente e al netto dell’inflazione, + 1.193 euro, pari al + 5,1%.
Nel confronto tra le due ultime annualità aumenta anche l’ammontare dichiarato che, per l’anno di imposta 2022, arriva a 22,7 miliardi di euro a fronte dei 21,3 mld di euro del 2021. È, mediamente, un incremento positivo che segue quello definito nell’anno di imposta 2021 rispetto al 2020, segnato dalla pandemia, quando l’ammontare dei redditi dichiarati si fermò a 19,9 mld di euro.
I conti
Nel confronto fra le dichiarazioni prodotte nel 2023 e quelle dell’anno precedente aumenta nettamente anche il numero dei contribuenti bresciani, che arrivano a quota 927.113 superando, anche in questo caso, nettamente il numero di coloro che hanno presentato dichiarazione Irpef nel 2022 (913.863).
Se l’incremento è stato rilevante, riflettendo la ripresa post pandemia, con un incremento medio di 1.357 euro, pari al +6,2% nel 2022 il trend si è - mediamente - consolidato con un ulteriore incremento del reddito medio di 1.193 euro, pari al +5,1 %. A conti fatti il reddito medio, ricavato dividendo l’ammontare delle dichiarazioni per il numero dei contribuenti, fissa per la nostra provincia un dato medio di 24.577 euro che supera nettamente i 23.364 del 2021, i 22.007 euro del 2020 ma anche i 22.544 euro definiti per l’anno di imposta 2019, prima della pandemia. Ma si sa che quando entrano in gioco i dati fiscali le cifre, al lordo della evasione fiscale, si fanno più incerte.
Per farla semplice, anche se semplice non è, confrontando le stesse tabelle diffuse dal Dipartimento delle Finanze con riferimento alle persone fisiche il reddito medio dichiarato dai bresciani sale da 23.364 a 24.577 euro.
Il quadro appare alquanto variegato poiché il reddito complessivo medio oscilla dai 38.019 euro registrati a Padenghe sul Garda fino ai 12.829 euro, che rappresentano la media delle dichiarazioni di Magasa. Nella considerazione del reddito medio i padenghini hanno - mediamente - un reddito che è quasi volte quello dei magasini. E qui entra in gioco il famoso pollo di Trilussa perché a Padenghe sul Garda, nell’anno di imposta 2022, i 165 contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 120 mila euro, il 4,6% del totale dei contribuenti, dichiarano un ammontare che è quasi due volte quello delle 2.021 persone fisiche, il 56,7% del totale, che dichiarano meno di 26 mila euro. E, per dirla tutta, il reddito medio dei 165 «ricchi», 296.217 euro, è quasi 41 volte superiore a quello delle 1.146 persone fisiche che dichiarano meno di 15 mila euro, che è, mediamente, nell’ordine dei 6.992 euro.
Nei Comuni
Le medie ci servono per fare un confronto territoriale che disegna nettamente una geografia del benessere e delle diseguaglianze territoriali.
Padenghe sul Garda, unico centro con un reddito medio che supera la soglia dei 38 mila euro di reddito medio, precede Gardone Riviera (33.594 euro), Soiano del Lago (33.427), Cellatica (30.547), Ponte di Legno (29.655), Collebeato (29.577), Desenzano del Garda (29.030), Sale Marasino (28.337), Sulzano (28.324), Salò (28.228), Monticelli Brusati (28,178 euro) e, oltre la soglia dei 27 mila euro di reddito medio, Polpenazze del Garda, San Felice del Benaco, Brescia (27.626 euro), Concesio, Moniga del Garda, Manerba del Garda, Paratico e Gussago. Una considerazione è subito evidente: oltre i 27mila euro di reddito medio sono tutti comuni rivieraschi, della corona a nord del città (compresa) e della Franciacorta.
Sul fronte opposto, le dichiarazioni decisamente meno ricche scelgono la montagna. Sono infatti quasi tutti nelle alte valli bresciane i comuni con i redditi medi più bassi, inferiori ai 18 mila euro e, tra questi, con i redditi medi più bassi: Magasa (12.829 euro), Valvestino (16.022), Tignale (17.140) e, sotto la soglia dei 18mila euro di reddito medio, Monno, Incudine, Irma, Capovalle, Lozio e Saviore dell’Adamello.
Rispetto al precedente anno fiscale, in quasi tutti i comuni bresciani si registra un aumento del reddito medio che a livello provinciale è nell’ordine del +5,1% con valori medi più elevati, oltre i 3mila euro a Ponte di Legno (+6.540 euro, +28%), Gardone Riviera (+4.309 euro, +15%), Limone sul Garda (+4.189 euro, +21%) e Soiano del Lago (+ 3.792 euro, +13%). Uniche eccezioni tra i 205 comuni bresciani: Polaveno (-205 euro, -1%), Preseglie (-149 euro, -1%) e Mura i cui cittadini, rispetto all’anno precedente, perdono mediamente 12 euro nell’anno di imposta 2022.
I numeri delle medie delle dichiarazioni dei redditi ci raccontano quindi una geografia dei divari territoriali ben delimitata e su cui riflettere.
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