Quanto guadagnano sindaca, assessori e consiglieri comunali a Brescia

Parlare di soldi in relazione alla politica è un argomento a dir poco scivoloso. Allontanando però ogni ombra di facile qualunquismo e di atteggiamento anti istituzionale, la suddetta politica, in particolar modo a livello comunale, è fatta di donne e di uomini che al servizio delle istituzioni e al bene comune hanno deciso di dedicare parte della vita. Addentrarsi perciò nei redditi dei singoli consiglieri e degli assessori di Brescia non è affar di poco conto. Non per questo però non interessante o curioso.

Ad agevolare il compito arriva uno dei principi cardine della Pubblica amministrazione, la trasparenza. Un principio che fa sì che le dichiarazioni dei redditi, sia dei 32 consiglieri sia dei membri di giunta sindaca compresa, siano tutte scaricabili e consultabili online sul sito del Comune.

Minoranza

E spulciando quelle del 2023, cioè relative ai redditi 2022, si scopre come il «paperone» in Loggia sia Massimiliano Battagliola. Il capogruppo della Civica Fabio Rolfi Sindaco, nella vita avvocato, l’anno passato ha dichiarato 255.634 euro. Sul secondo gradino del podio dei più ricchi consiglieri comunali c’è il notaio Giovanni Posio (Fratelli d’Italia) con 229.316. Bronzo invece per Giovanni Viviani, come Battagliola aderente a Civica Fabio Rolfi Sindaco, che per il 2022 ha dichiarato 200.423 euro come conseguenza della sua professione di medico.

Al quarto e quinto posto ci sono ancora due esponenti del centrodestra, l’avvocato e docente universitaria Nini Ferrari con 159.178 euro, e l’ex candidato sindaco e leader dell’opposizione Fabio Rolfi con 101.844.

Maggioranza

Per trovare il primo esponente della maggioranza nella graduatoria bisogna aspettare la sesta casella, occupata da Fabrizio Benzoni di Azione (101.811), che accanto al seggio di Loggia affianca quello alla Camera dei Deputati nelle fila del partito guidato da Calenda.

Chi guadagna meno

Scorrendo via via la lista, all’ultimo posto per il centrodestra si trova il capogruppo di FdI Mattia Margaroli con 6.507 euro, per il centrosinistra invece Arshad Mehmood (capogruppo della lista Brescia Capitale) che ha dichiarato 4.426 euro. Discorso diverso invece per i consiglieri Carlo Andreoli (FdI) e Valentina Gastaldi (capogruppo di Brescia Attiva), che, in quanto fiscalmente a carico dei genitori, non hanno l’obbligo di redigere la dichiarazione dei redditi.

Giunta

Capitolo Giunta. In questo caso, in virtù della rilevanza dei ruoli ricoperti, alla voce entrate gioca un ruolo fondamentale l’indennità garantita dallo Stato a chi ricopre posizioni apicali negli organi amministrativi locali.

Nel 2023 la legge nazionale ha in questo senso previsto degli aumenti, parametrando il trattamento economico dei sindaci a quello dei presidenti delle Regioni, pari a 13.800 euro lordi mensili. Così facendo il primo cittadino di una città capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti riceverà uno stipendio di 11.040 euro lordi mensili (l’80% di quanto percepito dal governatore). L’incremento è del 41% sul 2022 (indennità di 7.831,24 euro lordi), e del 19% sul 2023 (9.256,38).

Ma fermandosi al 2022 si vede come la sindaca Laura Castelletti abbia avuto un reddito imponibile di 73.062 euro. In vetta c’è l’assessore alla Casa Alessandro Cantoni che, anche in virtù del lavoro di ingegnere, ha guadagnato 146.300 euro. Segue a poca distanza l’assessore all’Urbanistica, nonché professionista e docente universitaria, Michela Tiboni con 124.409 euro.