Vaccini, il viaggio «blindato» fino agli ospedali bresciani
Percorsi tenuti scrupolosamente segreti, nessuna indiscrezione sugli accessi utilizzati per entrare negli ospedali e un dispiegamento di uomini e mezzi che ha ricordato da vicino quanto accaduto nei primi giorni dell’emergenza Covid 19 per far arrivare guanti, mascherine e attrezzature mediche negli ospedali. Sono mancati solo gli elicotteri ma per il resto è stata un'operazione militare a tutti gli effetti quella organizzata ieri mattina per consegnare le migliaia dosi di vaccino che serviranno alle strutture bresciane per far partire da lunedì la campagna di vaccinazione degli operatori sanitari.
Alla Stradale e alle Volanti della Questura era stata assegnata la consegna alle due principali strutture della città, Ospedale Civile e Poliambulanza oltre all’ospedale Montecroce di Desenzano, mentre ai Carabinieri il compito di proteggere l’arrivo dei furgoni alla clinica Città di Brescia del gruppo San Donato, al Mellino Mellini di Chiari e all’ospedale di Vallecamonica di Esine. Alle 6.15 l’aereo speciale partito da Lipsia è atterrato all’aeroporto d’Annunzio di Montichiari dove le unità Sos, Squadre Operative di Supporto dei Carabinieri, hanno ufficialmente preso in carico il materiale sanitario appena sbarcato dal velivolo.
A quel punto un tir refrigerato è stato scortato dai militari fino alla centrale di smistamento dell’agenzia di spedizioni Dhl a Castenedolo dove i bancali sono stati aperti e le confezioni smistate. Nello specifico le unità Sos dei carabinieri hanno accompagnato le forniture destinate alle province di Vicenza, Bolzano, Trento e Verona mentre quelle per la provincia di Brescia sono state smistate su sei furgoni.
Con una pattuglia a fare da apripista, i veicoli leggeri tra le 8 e le 9 di ieri mattina hanno raggiunto le diverse sedi ospedaliere cui erano stati destinati. Complice la zona arancione e il periodo festivo il traffico era scarso ma le pattuglie hanno comunque fatto da staffetta per garantire la sicurezza ed evitare ogni fermata sul tragitto. Non si sono registrati problemi e intoppi e tutte le consegne sono avvenute nei tempi stabiliti.
In ogni ospedale un team di specialisti ha ricevuto e immagazzinato le prime scorte mentre le pattuglie dell’Arma e della Polizia hanno ripreso il loro servizio. Un esempio di piena collaborazione e buona organizzazione tra le diverse anime delle istituzioni, pubbliche e private, sul nostro territorio. Una serie di servizi di scorta destinati a ripetersi anche nelle prossime settimane man mano che saranno consegnate nuove forniture dalle diverse case farmaceutiche che stanno definendo accordi di fornitura. Alle forze di polizia del nostro territorio dunque resta il compito di garantire la tempestività e la sicurezza dei trasporti da quando il corriere consegna il carico a quando arriva nelle mani del personale sanitario che deve conservarlo e preparalo per la somministrazione alle persone.
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