Terzo Polo, risultato sotto le attese alle Regionali: ma ora già si guarda a Loggia 2023

Groli a Roma a colloquio con Renzi sul caso Brescia. La prossima settimana il faccia a faccia Azione-Iv
Da sinistra il leader di Azione, Carlo Calenda, la candidata presidente del Terzo Polo, Letizia Moratti, e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra il leader di Azione, Carlo Calenda, la candidata presidente del Terzo Polo, Letizia Moratti, e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi - © www.giornaledibrescia.it
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Qualche giorno di tempo per «leccarsi le ferite» e metabolizzare un risultato di gran lunga al di sotto delle aspettative, ma senza scordare che all’orizzonte c’è un prossimo appuntamento elettorale tutto (letteralmente) da costruire. Archiviate le Regionali, per il Terzo Polo è arrivato il momento di guardarsi negli occhi e di definire, una volta per tutte, in che direzione andare in vista di Loggia 2023.

Anche perché, prima del voto, ci eravamo lasciati così: Azione a sostegno della candidata sindaca di centrosinistra Laura Castelletti, Italia Viva ferma sull’idea di una corsa in solitaria per la quale aveva aperto un’interlocuzione con Nini Ferrari (che potrebbe decidere di candidarsi in ogni caso da indipendente). La titubanza avrebbe avuto una data di scadenza: le Regionali, appunto. Che succede ora?

Il disgelo sembra ancora lontano, ma non è detto che qualche riposizionamento ci sia. Anche perché, adesso, gli interlocutori non sono più solo due (Azione e Italia Viva), ma sono diventati tre: il progetto Lombardia Migliore che fa capo a Letizia Moratti si tradurrà in chiave locale proseguendo la sua esperienza civica. E facendo così nascere, in sostanza, «Brescia Migliore».

Faccia a faccia

I primi a sapere che una scelta di campo va a questo punto messa a segno sono i vertici di Italia Viva. Non a caso, questa sera è in programma l’assemblea provinciale e proprio ieri sera il coordinatore provinciale Gianbattista Groli era a Roma: l’affaire Loggia si sta cioè approfondendo anche con il supporto del presidente nazionale del partito, ossia Matteo Renzi, oltre che con Maria Elena Boschi. Da Roma c’è molta attenzione alla vicenda Brescia e si stanno scandagliando tutte le opzioni possibili, tenendo conto che quest’anno si chiuderà la fase costituente del partito unico, il che significa che sarebbe auspicabile che Azione e Iv tenessero unito il fronte.

Fonti interne a Iv quotano però l’opzione «corsa in solitaria» al 50 per cento. «Dipende da quale spazio ci sarà per noi, però. Perché se il margine di manovra è zero, allora la partita ce la giochiamo da soli» chiarisce uno degli iscritti. Un ragionamento, questo, che rischia però di non fare presa su Azione. Dice il segretario provinciale Fabrizio Benzoni: «Il nostro obiettivo è presentare una lista competitiva e fare crescere una nuova classe dirigente: attraverso una visione giovane e lungimirante vorremmo condizionare la coalizione puntando sulla modernità nell’ambito del programma di Castelletti, ovvero costruire una Brescia europea». Come a dire: il progetto è chiaro ed è già tracciato, chi sale a bordo ora lo deve condividere convintamente. È chiaro che il faccia a faccia finora rinviato si deve consumare: il momento giusto, confermano entrambe le parti, sarà la prossima settimana.

Civica

In questo contesto si inserisce la civica nata per appoggiare Letizia Moratti e che, a Brescia, vede il suo punto di riferimento in Marina Paraluppi. Il gruppo di lavoro è intenzionato a non disperdere quanto fatto per le Regionali, ma queste sono le settimane della riorganizzazione. «Avremo una riunione con Moratti per discutere dei prossimi passi - spiega Paraluppi -. Personalmente mi piacerebbe confrontarmi con entrambi gli attuali candidati sindaco in campo per capire con quale dei due si può avere comunità d’intenti, ma sentirei anche forze nuove. Di certo il nostro impegno per Brescia e per il territorio resterà». È il consueto enigma delle civiche: in quanto tali, racchiudono simpatizzanti di entrambi gli schieramenti. Un verdetto, comunque, «arriverà entro la fine del mese, per poi iniziare a lavorare a marzo».

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