Loggia 2023, il centrosinistra parte avanti ma decisivi civici, terzo polo e affluenza

Il Pd torna primo partito ma incide l’effetto Del Bono. Rolfi: «Sfida apertissima, alle comunali cambia tutto»
Palazzo Loggia, sede del Comune di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Palazzo Loggia, sede del Comune di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Pesa una grande ipoteca sulla proiezione dei risultati delle Regionali sulla Loggia: quella dell’affluenza. Più della metà dei bresciani sono rimasti a casa. Dato da tener presente in ogni analisi.

Il voto del 12 e 13 febbraio ha restituito un Pd in grande spolvero, tornato primo partito in città con il 38,18%, secondo miglior risultato di sempre dopo quello clamoroso delle europee del 2014 (46,46%).

La somma dei singoli partiti mostra un centrosinistra in vantaggio di circa 3 punti percentuali. Ma è un risultato drogato dal boom di preferenze di Emilio Del Bono, oltre 35mila, record di sempre per un candidato regionale bresciano. Il sindaco ha fatto man bassa di preferenze, trascinando il Partito Democratico. Ma alle elezioni amministrative Del Bono non ci sarà.

La candidata sindaco Laura Castelletti ha già detto che i risultati delle regionali sono una «base di partenza incoraggiante», un’iniezione di «fiducia ed entusiasmo». Anzi, il voto per il Pirellone, è il suo ragionamento, è in parte un voto ancora politico e d’opinione. Alle Amministrative si votano le persone e i progetti. E puntando sul «buon governo» di questi 10 anni il risultato per il centrosinistra potrebbe essere «anche migliore».

Coalizione

C’è però il nodo alleanze. Il Pd resta il dominus della coalizione. L’apporto degli altri partiti sarà tutto da pesare. Storicamente la galassia delle forze di sinistra (Sel, Leu, Sinistra Italiana) in città non è mai andata oltre il 5%. Alle regionali l’alleanza Verdi-Sinistra si è fermata al 3,39% ma i Verdi, ad oggi, non fanno parte della coalizione Castelletti. Come non c’è Italia Viva. Dopo l’exploit delle Politiche, lo scorso weekend il Terzo polo è sceso al 4,42%.

In vista della Loggia Azione e Italia Viva giocano da «separati in casa». Visto il risultato delle regionali, il partito di Renzi andrà davvero da solo al primo turno? C’è poi il nodo M5s. Il calo dei grillini appare costante. A Roma e in Regione si ragiona di un fronte progressista. Ma per la Loggia è subito arrivato il niet di Azione. Nel 2018 il centrosinistra vinse in Loggia al primo turno. Contarono non solo i partiti, ma le civiche e quel «partito della città» più volte evocato: la Civica Del Bono prese il 6,67%, Brescia per passione il 5,57%, Brescia 2030 il 2,21%. Una bella fetta di voti che andrà replicata.

La sfida

In città il centrodestra non ha sfondato. Ma in corsa per le regionali non c’erano candidati cittadini mentre dall’altra parte c’era il Del Bono pigliatutto. La stessa dinamica si è registrata anche in altri Comune dove il sindaco era candidato al Pirellone: a Pavone Mella (Mariatesa Vivaldini) Fratelli d’Italia ha preso il 67%, a Chiari (Massimo Vizzardi) il Terzo Polo ha sfiorato il 21%. Insomma la sfida per la Loggia sarà «un’altra cosa».

Per il candidato sindaco Fabio Rolfi «le due coalizione partono alla pari, la città è contendibile e la sfida è apertissima». Per almeno due motivi. L’affluenza (non che alle Amministrative vi siano mai state percentuali bulgare, ma nel 2013 andò a votare il 65,5%, nel 2018 il 57,4%) e le civiche . (nel 2013 X Brescia Civica arrivò al 9,6%, il risultato più alto per una civica in città). Un mondo che Rolfi intende valorizzare.

Certo, andrà pesata anche la geografia mobile del centrodestra: 15 anni l’asse portante era il Pdl-Forza Italia, arrivato a sfiorare il 31% nel 2008 e nel 2009. Poi è cresciuta la Lega, fino al 35,36% delle Europee del 2019. Ora c’è l’exploit di Fratelli d’Italia: il partito di Meloni è passato dal 5,49% del 2019 al 24,11% delle politiche di settembre e al 19,26% delle Regionali. Rolfi assicura che con FdI, a Brescia, sta lavorando da mesi in sintonia sul programma. Manca però il via libera del vertice regionale. E soprattutto andranno trovati pesi e contrappesi perché FdI lasci la guida della Loggia alla Lega. Si vedrà.

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