Sin Caffaro, il diktat: entro ottobre maxi gara per la bonifica

Avanti con il bando a prescindere dall’intesa con Caffaro Brescia: l’iter occuperà circa un anno
Loading video...
SIN CAFFARO, BANDO A OTTOBRE
AA

A più di sette mesi dal maxi sequestro che ha messo i sigilli alla cittadella industriale di via Nullo, i componenti del Tavolo tecnico regionale sfoderano una franchezza di giudizio che non si erano mai concessi prima. La perdita della pazienza (seppur garbatamente istituzionalizzata) è condensata in una frase: accordo raggiunto oppure no, adesso si va avanti. Parafrasando: la trattativa in corso tra Caffaro Brescia, Ministero della transizione ecologica e Procura, con il supporto dell’Arpa, non terrà in ostaggio ancora per molto l’iter della maxi gara d’appalto per la bonifica e la messa in sicurezza dell’epicentro del Sito di interesse nazionale. Fine dei giochi: si va avanti a prescindere. E lo si farà «nell’arco di poche settimane». L’impeto del diktat ha previsto di arrivare, documenti corretti alla mano, ad avere tutto pronto tra quindici giorni, realisticamente parlando il maxi bando potrebbe essere avviato entro la fine di ottobre. Se nel frattempo l’intesa tra le parti sarà raggiunta, tanto meglio.

Quale la posta in gioco e perché questa intesa tiene sulle spine tutti? Perché andrà a definire nel dettaglio di quali opere si farà carico l’azienda e dunque, a cascata, quali potranno essere stralciate dal bando di gara. Sul piatto c’è un’operazione che «vale» dai tre ai quattro milioni di euro. In particolare la società dovrebbe iniziare a sistemare e a fare funzionare i piezometri esistenti, emungendo l’acqua e trattandola, operazione che farebbe un po’ da «prova generale» per la fase successiva, ovvero la realizzazione di altri due pozzi a sud dello stabilimento in grado di ottimizzare quella «diga anti-veleni» che possa impedire alle acque contaminate di disperdersi ulteriormente. Se così fosse, per l’intervento sulla barriera idraulica (ossia quello più efficace) servirebbero due anni.

Ad esporre il piano operativo di bonifica, durante la riunione, sono stati i rappresentanti di Aecom, che hanno già recepito le osservazioni tecniche precedenti. Spiega il commissario straordinario Mario Nova: «Il Tavolo tecnico mi ha chiesto di procedere con urgenza alle elaborazioni tecniche per il progetto». Non si rischia un cortocircuito con l’accordo? La gara si può cioè cambiare in corso d’opera? «Non c’è un vincolo formale - precisa - è una questione di opportunità tenerne conto: bisogna poi vedere il grado di collimazione tra le opere di cui si farà carico Caffaro Brescia e il pob a gara».

I silos all’interno della cittadella industriale epicentro del Sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro
I silos all’interno della cittadella industriale epicentro del Sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro

Non è esclusa, comunque, l’intersezione tra i due iter: il procuratore capo Francesco Prete, infatti, era ottimista e ha parlato di «accordo vicino», tanto più che l’incontro decisivo con gli avvocati di Caffaro Brescia è in agenda per martedì. «Ci sono l’impegno e la volontà di tutti a raggiungere l’obiettivo. Nell’arco di qualche settimana la gara partirà» ribadisce Nova. Per quanto riguarda l’abbattimento del cromo esavalente «il tema è affrontato nell’ambito del progetto, ma è chiaro che ci sono i tempi del bando», che durerà tra i nove e i dodici mesi. E l’ipotesi di un coinvolgimento di A2A? È tramontata. «Non è maturata in modo significativo - conferma il commissario -. La multiutility resta un interlocutore importante, ma non è coinvolto in questa fase». Per quanto riguarda l’esito delle ultime indagini condotte dall’Arpa, che evidenziano come i contaminanti nelle acque sotterranee stiano «viaggiando» verso sud-est e siano arrivati nelle aree ex Oto Melara e scuola Divisione Acqui, Nova assicura: «Non c’è per il momento ricaduta diretta sulla superficie. Vediamo l’evoluzione del quadro: il monitoraggio proseguirà, anche perché la falda richiede interventi strutturali tanto che si parla di nuovi pozzi di contenimento».

La linea dettata dal Tavolo tecnico, ovvero procedere speditamente con la gara, è stata sposata con convinzione anche dal Comune. Sottolineano da Palazzo Lombardia: «Sono stati valutati positivamente gli interventi di messa in sicurezza dei rifiuti presenti nel sito pur ritenendo necessario procedere a periodici sopralluoghi vista la vetustà dell’impianto, al fine del mantenimento della sicurezza ambientale». Soddisfatto l’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo, che conclude: «La Regione è sempre a disposizione attraverso il Tavolo tecnico in cui si coordinano gli interventi dei diversi soggetti per aumentarne l’efficacia».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato