Ondata di calore, a Brescia sfiorata la massima record del mese di luglio

Ieri 38,1 gradi in città, contro i 38,4 del 1957. Paroni: «Andrà meglio nei prossimi giorni»
CALDO TORRIDO, MA NON E' RECORD
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Temperature eccezionali stanno mettendo a dura prova persone, animali e ambiente. Ieri la stazione meteo del Pastori che fa parte della rete Meteopassione ha registrato una massima di 38,1 gradi.

Che, come fa notare l’esperto Riccardo Paroni, ha sfiorato il record mensile, ossia la temperatura massima raggiunta a Brescia nel mese di luglio: «Era il 7 luglio 1957 quando si toccarono i 38,4 gradi - spiega -. Ieri siamo arrivati a 38,1. Allora fu un evento eccezionale poiché le temperature medie del periodo erano molto più basse».

Il record assoluto registrato in città restano i 39,2 gradi dell’11 agosto 2003: «Siamo lontani da quella massima e non la raggiungeremo nemmeno nei prossimi giorni - assicura Paroni -. Le temperature dovrebbero abbassarsi leggermente: non farà fresco, ma solo un po’ meno caldo». Ieri, stando alla rete di Meteopassione, sono andate oltre i 38 gradi anche le centraline di Mompiano, Fornaci, Chiesanuova, Nave e Gussago. «Valori non da record, ma indubbiamente eccezionali - è il commento di Paroni -. Basti pensare che la media delle massime del periodo è 30-31 gradi».

Salute

Il dossier «Il cambiamento climatico in Italia. Lo scenario italiano alla luce del documento Climate change is a healt crisis», realizzato dall’Italian institute for planetary health insieme all’Università Cattolica, mette in evidenza che «nel 2020 l’Italia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in tutta Europa, con +1,54 gradi rispetto alla media del periodo 1961-1990» ed è considerato un hot-spot climatico ovvero «un’area che continua a surriscaldarsi più velocemente della media globale». Questo ha «un impatto allarmante sulla salute pubblica. I cambiamenti climatici sono anche legati a un aumentato rischio di malattie mentali».

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