Notti fresche soltanto a 2.400 metri, altrove non si scende sotto i 20 gradi

Le centraline dell’Arpa registrano al lago della Vacca e al Pantano d’Avio la minima più bassa
Lago della vacca
Lago della vacca
AA

Dormire col lenzuolo è ormai un lontano ricordo. Chi ha l’aria condizionata riposa, ma si lamenta per i dolorini. Chi non ce l’ha spalanca le finestre, gira il cuscino, punta verso di sé il ventilatore, fa due passi in cucina, pensa al giardino completamente secco, conta le pecore e... si lamenta. La soluzione per tutti sarebbe andare al lago della Vacca o al Pantano d’Avio: là, anche l’altra notte, le centraline di Arpa Lombardia hanno registrato la temperatura minima più bassa della nostra provincia. Certo, bisogna raggiungere i 2.400 metri d’altitudine, però i 13 gradi toccati in entrambi i casi tra l’una e le due sarebbero una bella ricompensa.

Tutti al rifugio

«Qui si sta bene, la zona è ventilata - è il commento di Alessandra Serina, rifugista del Tita Secchi che da giugno a ottobre abita a due passi dal lago della Vacca di Breno -. Però, rispetto al passato, fa caldo anche da noi, non piove e il bacino è vuoto: i segni della siccità sono purtroppo evidenti». Le temperature roventi di questo periodo portano molte persone a raggiungere il rifugio, che dispone di sessanta posti letto, soprattutto nel fine settimana: «Tanti ospiti - racconta - hanno scoperto la montagna proprio per via di questo caldo che invoglia a lasciare la città».

È facile crederle: stando sempre alle rilevazioni delle centraline di Arpa Lombardia, che offrono una fotografia interessante della situazione seppur non siano collocate ovunque, sono poche le località in cui le temperature di notte scendono sotto i 20 gradi. Tra queste c’è Ponte di Legno, ottima alternativa per chi non volesse andare al lago della Vacca o alla diga del Pantano d’Avio: lì, sempre l’altra notte, sono state toccate minime attorno ai 14-15 gradi. In quel di Sellero si è scesi a 16. Sul Monte Guglielmo, 1.790 metri d’altitudine, e a Bagolino a 17. A Idro e a Capo di Ponte a 19. Poi le minime della notte si alzano fino ai 25 gradi registrati a Brescia e Manerba e i 26 di Lonato e Toscolano Maderno.

Con le temperature di questi giorni, è difficile resistere anche in montagna
Con le temperature di questi giorni, è difficile resistere anche in montagna

Notti tropicali

«È un continuo susseguirsi di notti tropicali ossia notti in cui la temperatura non scende sotto i 20 gradi - fa sapere Riccardo Paroni, esperto di Meteopassione -. In Pianura Padana in estate può capitare di non andare oltre questa temperatura minima, la cosa eccezionale che caratterizza quest’anno è la frequenza del fenomeno e il fatto che le nuove minime siano molto più alte del passato». Circa la frequenza «a luglio in città solo cinque notti non possono essere definite tropicali. Negli altri casi sono stati tranquillamente raggiunti i 24-25 gradi. Il record di notte più calda - aggiunge Paroni - rimane, però, quello del 2 luglio 2012, quando alla centralina dell’Istituto Pastori di Brescia venne registrata una minima di 27,4 gradi».

Bocchetta dei buoi a Ponte di Legno - Foto sentieridimontagna.it
Bocchetta dei buoi a Ponte di Legno - Foto sentieridimontagna.it

Il caso di Sabbio Chiese

Una curiosità riguarda Sabbio Chiese: «La località registra minime molto basse nonostante si trovi soltanto a 300 metri d’altitudine - spiega Paroni -. Merito di un particolare microclima dovuto alla morfologia del territorio "a conca". Qui l’escursione termica tra il giorno e la notte è molto accentuata al punto che a luglio non c’è stata nemmeno una notte tropicale: quella più calda ha raggiunto i 18,7 gradi, quella più fredda i 13 gradi».

La località della Valsabbia, insomma, risponde alle esigenze di chi in questa strana estate fafatica a dormire notti tranquille a causa del gran caldo e non riesce a raggiungere quote un po’ più alte. Queste persone sono in bella compagnia: in Francia questa settimana in una sessantina di località è stato battuto il record di caldo assoluto; record registrato pure nel Regno Unito (40,3 gradi a Coningsby, nel Lincolnshire).

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

La situazione, purtroppo, sembra destinata a perdurare: «Inizia una fase storica sul nostro Paese con massime fino a 40/42°C - spiega Andrea Garbinato, meteorologo de ilmeteo.it -: le temperature saliranno dapprima al Nord, poi la canicola diventerà padrona di tutto lo Stivale. Le condizioni biometeorologiche saranno simili a quelle del famoso agosto 2003. La prossima settimana potrebbe arrivare una leggerissima flessione delle temperature al Nord ma, a inizio agosto, non si esclude una nuova minaccia nordafricana».

Scrivete al GdB

Nella crisi climatica che stiamo vivendo ognuno di noi è testimone di situazioni difficili tra caldo record e siccità. 
Chi volesse, in questi giorni, può raccontare la propria storia al nostro giornale affinché venga pubblicata. Aderire all’iniziativa è molto semplice: basta scrivere la storia e gli aneddotti ai nostri contatti social, oppure spedire il tutto via email all’indirizzo gdbweb@giornaledibrescia.it o, ancora, inviare un messaggio via WhatsApp al numero di telefono 389.5424471

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato