Molotov contro il centro anti-Covid di via Morelli: cosa sappiamo

Due bottiglie incendiarie, una sola mano, tante incognite: il punto sulle indagini dopo l'inquietante episodio
  • Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
    Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
  • Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
    Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
  • Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
    Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
  • Proseguono le indagini al centro vaccinale di via Morelli a Brescia
    Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
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  • Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
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  • Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
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  • Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
    Via Morelli, investigatori al lavoro dopo il lancio di molotov
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Gli inquirenti sono al lavoro da una manciata di ore, da quando cioè il personale incaricato di avviare l'attività al centro vaccinale e centro tamponi anti-Covid di via Morelli, in città, hanno scoperto gli effetti dell'atto di ignoti.

Erano le 6.15 quando è emerso che poco prima - verosimilmente dopo la fine del coprifuoco, quindi fra le 5 e le 6.15 - il tendone che accoglie la mensa della struttura sanitaria allestita nell'Area Spettacoli Viaggianti grazie alla generosità dei bresciani attraverso la raccolta di aiutiAMOBrescia, è stato fatto oggetto del lancio di due bottiglie incendiarie.

Una delle molotov è andata a segno, con le fiamme che hanno interessato uno dei teloni che fanno da parete all'area mensa, collocata poco lontano dal cancello d'ingresso all'area cintata in cui sono allestite le tensostrutture, sorte a settembre anzitutto per accogliere il servizio di tamponi drive-throgh e poi divenuto anche centro vaccinale anti-Covid.

L'altra bottiglia incendiaria, invece, è finita a terra: corto il lancio (forse effettuato da una vettura in corsa?) senza che ne fosse danneggiato alcun presidio. Solo una chiazza scura a terra. Come pure, per fortuna, non si registrano danni al materiale presente nella tenda fatta oggetto del duplice lancio incendiario, né tantomeno feriti o intossicati.

Dopo l'intervento dei Vigili del Fuoco per domare le fiamme, sono stati gli investigatori a prendere in mano la situazione, senza che tuttavia l'attività del centro fosse sospesa. Solo una mezz'ora di ritardo, compensata attivando una tensostruttura più discosta dall'area al centro delle indagini e con il supporto di personale dell'Asst Spedali Civili fatto accorrere per l'emergenza.

Ai militari dell'Arma, sul posto anche con la Scientifica, e agli investigatori della Digos della Questura si affiancano gli specialisti dei Vigili del Fuoco del Niat, il Nucleo investigativo Antincendio territoriale, cui spetta raccogliere informazioni preziose circa l'accelerante utilizzato, la natura della bottiglia impiegata e altri dettagli che possono concorrere a individuare gli autori del gesto, per ora senza rivendicazione.

  • Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
    Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
  • Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
    Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
  • Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
    Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
  • Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro
    Anche specialisti del Niat dei Vigili del Fuoco al lavoro

Come pure potrebbero offrire spunti d'indagine importanti le immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza presenti tra via Morelli e via della Maggia, tra le principali arterie della zona a ridosso del casello di Brescia Centro. Sarebbero queste a collocare attorno alle 5.30 il duplice lancio incendiario, che sarebbe stato opera, a quanto si apprende, di una sola persona.

Nelle scorse settimane, un attentato incendiario che presenta alcune analogie si è verificato all'Istituto Superiore di Sanità a Roma, il cui portone d'ingresso è stato centrato da un'altra molotov. Di queste ore la notizia degli sviluppi investigativi sulle minacce di morte al ministro della Salute Speranza, sempre connesse all'emergenza coronavirus.

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