L'omicidio nautico è legge: alla Camera anche la famiglia di Umberto

Con 268 voti favorevoli, approvata a Montecitorio l'introduzione del reato due anni dopo la morte dei due giovani gardesani
L'OMICIDIO NAUTICO E' LEGGE
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La politica si è unita e all’unanimità due anni dopo la morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti sulla loro barca nella acque del Lago di Garda dal motoscafo su cui viaggiavano due turisti tedeschi, la Camera ha approvato l’introduzione del reato di omicidio nautico

Su 271 presenti e  269 votanti sono stati 268 i voti favorevoli e 1 solo contrario. A Montecitorio hanno assistito con grande emozione anche i parenti di Umberto Garzarella: la mamma Camilla, la sorella Elena e il cognato Marco.

La famiglia di Umberto coi deputati della Lega
La famiglia di Umberto coi deputati della Lega

Superato il vuoto normativo

Tutti i deputati intervenuti hanno ricordato le due giovani vittime bresciane.  «Un po’ di sano buonsenso. L’iter di introduzione è stato avviato dopo la tragedia del Golfo di Salò di due estati fa. Ribadiamo con forza che quando ci si mette alla guida di una barca bisogna essere pronti a rispondere delle proprie azioni» ha detto Pino Bicchielli di Noi Moderati nella sua dichiarazione di voto. Per l’onorevole Devis Dori, di Alleanza Verdi e Sinistra, «la legge colma un vuoto normativo. In mare o nel lago non si può pensare di fare tutto quello che si vuole. In acqua quello che non si vede conta più di ciò che si vede. Servono così regole chiare e questa legge ora mette un punto fermo».   Antonio D’Alessio di Azione ha sottolineato che «si riprende una traiettoria legislativa attivata addirittura nella XVIIesima legislatura quando fu introdotto il reato di omicidio stradale. La tragedia di Greta e Umberto ha segnato profondamente la comunità del Garda e ricordiamo che una petizione online ha raggiunto le 133mila firme che hanno fatto sentire il grido di dolore e la richiesta di intervento dello Stato».

In nome di Greta e Umberto

Tommaso Calderone di Forza Italia ha spiegato: «Non possiamo dimenticare due ragazzi innocenti che sono morti a Salò. Finalmente vedremo sanzioni che saranno giuste per fatti gravissimi come quelli commessi sul Garda. Si tratta di una norma che probabilmente doveva essere approvata prima». Elisa Scutellà del Movimento Cinque Stelle ha detto che «rispetto al testo presentato nella scorsa legislatura il testo è stato migliorato grazie anche ai nostri emendamenti.  Serviva questo provvedimento e finalmente c’è».

La deputata bresciana Simona Bordonali
La deputata bresciana Simona Bordonali

Per la Lega la dichiarazione di voto è stata affidata alla bresciana Simona Bordonali. «C’è stata una certa leggerezza nei provvedimenti lungo il percorso giudiziario successivo alla tragedia di Umberto e Greta. Oggi in questa aula approviamo una legge giusta. La sentenza di primo grado nei confronti dei tedeschi alla guida del motoscafo fa capire bene la disparità che c’è per le medesime condotte su strada. Chi ha ucciso Greta e Umberto oggi rischierebbe fino a 18 anni di carcere».   Per il Pd Marco Lacarra è intervento in aula ricordando che «il mare o il lago sono autostrade infinite e il vuoto normativo andava colmato. Un provvedimento – ha detto il deputato dem - che rende giustizia, seppur parziale e tardiva, per le famiglie delle vittime di incidenti nautici».  A chiudere le dichiarazioni di voto è stato Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia, partito che aveva presentato il disegno di legge già nel 2016 con il senatore Alberto Balboni. «È stato emozionante in quest’aula sentire il ricordo di Greta e Umberto, morti nella quasi indifferenza di chi li ha uccisi. Si pone un principio fondamentale: un morto in acqua purtroppo ha lo stesso valore di un morto sulla strada. Il provvedimento di oggi ha un forte valore politico, giuridico e culturale».

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