Garda

«Vogliamo giustizia per Umberto e Greta»: parte la petizione

È già su Change.org la richiesta a Mattarella di cambiare le leggi nautiche e arrestare i responsabili della morte dei due giovani
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella
Greta Nedrotti e Umberto Garzarella
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È stata nel pomeriggio sulla piattaforma Change.org e in poche ore sta raccogliendo già migliaia di adesioni la petizione online «Vogliamo giustizia per Umberto e Greta» e diretta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro della Giustizia Marta Cartabia.

Il testo della petizione «Vogliamo giustizia per Umberto e Greta» su Change.org - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il testo della petizione «Vogliamo giustizia per Umberto e Greta» su Change.org - Foto © www.giornaledibrescia.it

«Noi vogliamo giustizia per Greta e Umberto, chiediamo che le leggi vengano cambiate ora e che i due colpevoli della loro morte vengano arrestati e paghino per ciò che hanno fatto», si legge nella missiva.

«Perché il sacrificio di questi due ragazzi abbia almeno un senso, perché le loro famiglie non piangano inutilmente, perché non ci siano più famiglie distrutte, perché possiamo tornare a goderci le serate estive in barca senza il timore di essere uccisi da individui che senza nessun rispetto per le regole e la vita si mettono alla guida di imbarcazioni potenti e le lanciano a tutta velocità infischiandosene delle conseguenze delle loro azioni. Perché Umberto e Greta siamo tutti noi, tutte le persone che in acqua ci sono andate e ci vanno e ora piangono due giovani vite e una giustizia che non si vede».

Nella petizione si calca la mano su quella che viene ritenuta una mancanza di certezza normativa: «Non è concepibile tutto questo, non è concepibile piangere due giovani vite stroncate in modo così violento e non poter fare nulla. Non è concepibile vedere due famiglie distrutte dal dolore e dover sperare di avere giustizia. Dovrebbe essere scontato che chi fa una cosa del genere paghi».

Tra i commenti lasciati dagli utenti anche frasi come «di turismo bisogna vivere e non morire, rendiamolo ovvio» ma anche «omologare le leggi nautiche a quelle stradali».

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