Loggia 2023, Castelletti lancia la volata popolare: «Brescia non può tornare indietro»

La chiusura di campagna elettorale sarà «in mezzo alla gente». Così come l’intera cifra di questa corsa elettorale: una volata popolare in vista del voto di domenica e lunedì. Ieri sera, a Buffalora, la candidata sindaco del centrosinistra Laura Castelletti e il suo potenziale vice Federico Manzoni hanno concluso il tour nei quartieri, 17 incontri («sempre affollattissimi») per illustrare il programma elettorale, raccogliere bisogni, provare a dare risposte. E poi biciclettate, iniziative nei parchi, banchetti nei mercati, incontri nei quartieri.

Stasera, mentre per il centrodestra scenderà in campo mezzo governo, il centrosinistra accenderà i pentoloni per i casoncelli, tradizione che ha sempre portato bene ad Emilio Del Bono. Per la chiusura della campagna elettorale, dalle 19, è infatti prevista una festa al Parco Ducos 2 (in caso di pioggia ci si sposterà nella vicina Latteria Molloy), con musica e casoncelli. 

Visione

«Abbiamo fatto una campagna elettorale bella, di grande emozione e passione - spiega Castelletti, accompagnata da Manzoni, Del Bono e dai rappresentanti delle sue otto liste -. Il nostro programma è una sorta di grande cantiere, con risposte per l’immediato e una visione strategica chiara su dove vogliamo portare la città, in una dimensione sempre più europea». In queste settimane, ricorda Castelletti, «abbiamo incontrato tutti i quartieri, le associazioni, le realtà economiche. Ma in realtà stiamo ascoltando la città da 10 anni, non solo negli ultimi mesi, come qualcun altro. La partecipazione è stata una delle cifre del nostro mandato».

Castelletti rivendica poi lo stile tenuto in campagna elettorale. «Il nostro è sempre stato un linguaggio garbato, mai ostile. Non abbiamo interesse ad alimentare la conflittualità. Vogliamo tenere unita la città, come fatto in questi 10 anni». Dall’altra parte, invece, sostiene la candidata sindaco, «assistiamo a proposte sempre più bizzarre man mano che si avvicina il voto. Eppure - continua - oggi promettono cose che quando hanno governato la città non hanno fatto. 

La Brescia di oggi, rispetto a quella del 2013, «è più bella e amata dai turisti - prosegue Castelletti -. È diventata un riferimento a livello nazionale. Le passerelle dei ministri di centrodestra non ci spaventano. Noi preferiamo stare insieme ai bresciani. Sappiamo cosa fare, non abbiamo bisogno che venga qualcuno da fuori a dircelo». La partita di domenica e lunedì, in fondo, non è sui temi nazionali. «Si sceglie il futuro della città: se andare avanti verso una Brescia sempre più sostenibile e competitiva, o se tornare indietro». Da qui l’appello al voto, agli indecisi, a chi non sa se andrà a votare. «Tutti lavoreremo fino all’ultimo per portare le persone alle urne».

Brescia al centro

Con la nostra proposta, rilancia Manzoni, «abbiamo dimostrato di aver messo Brescia al centro. Non abbiamo trasformato la città in una passerella per le questioni nazionali. Con senso di responsabilità e visione abbiamo messo in campo un programma serio e concreto, con risposte pragmatiche. Non ci interessano le bandierine di partito. Siamo convinti che la nostra proposta incrocerà il consenso dei bresciani». 

«Loro portano i ministri, noi portiamo i fatti» sintetizza Del Bono. «Siamo credibili - insiste l’ex primo cittadino - perché abbiamo già fatto quello che avevamo promesso: non c’è accreditamento migliore dei risultati raggiunti in questi anni. Altri, invece, sono costretti a nascondersi dietro la politica nazionale. Ma i bresciani votano per il Comune di Brescia, per avere un buon governo in Loggia. Il treno va nella giusta direzione. Non facciamolo deragliare».