L’hub alla Fiera apre dopo Pasqua con 4.500 vaccini al giorno

Si parte il 15 aprile, quando saranno disponibili i sieri anti Covid, e «lavorerà» grazie a 120 operatori sanitari
Brixia Forum. Il centro era già stato un punto di riferimento come centro tamponi nella prima ondata
Brixia Forum. Il centro era già stato un punto di riferimento come centro tamponi nella prima ondata
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Il timbro di Palazzo è stato apposto venerdì sera, domani ci sarà il primo sopralluogo «operativo» e nell’arco della prossima settimana il contratto sarà firmato e depositato. Il centro Fiera Brixia Forum di via Caprera sarà l’hub di riferimento della nostra città per la sempre più attesa campagna di vaccinazione di massa.

Sarà lì, tra i 15mila metri quadrati che già hanno «prestato servizio» durante la prima ondata della pandemia (trasformati in centro tamponi), che la fase clou dell’immunizzazione Covid andrà in scena. Un punto di riferimento che, proprio grazie ai grandi spazi interni ed esterni (basti pensare che sono 3.420 i posti auto disponibili) non solo garantisce massima sicurezza sul fronte distanziamento, ma anche la possibilità di procedere a passo spedito con la campagna che dovrebbe riportarci, pian piano, alla normalità di un mondo senza restrizioni.

Una conferma, quella di venerdì, che mette così la pietra tombale sulla prima ipotesi in campo suggerita il mese scorso dalla Loggia: il capannone Omb a ridosso della fermata metrobus di Sant’Eufemia non è riuscito a competere con il sistema fieristico. In primis perché si sarebbero dovuti compiere lavori strutturali che rischiavano di dilatare troppo (e secondo Palazzo Lombardia anche inutilmente, vista la presenza del centro fieristico) i tempi.

Quali i dettagli e come funzionerà il centro? L’hub di via Caprera sarà il principale polo vaccinale bresciano, affiancato dai due già definiti e operativi, ovvero quello allestito in via Morelli (dove pure si continuano ad eseguire i tamponi) e il Freccia Rossa, dove sono in corso le iniezioni per gli insegnanti. Non si esclude che questi due centri possano proseguire la propria attività, almeno in un primo momento, andando ad esaurire - parallelamente al via della campagna di massa - le categorie individuate come prioritarie.

Dal punto di vista pratico, l’hub Brixia Forum sarà pronto dopo Pasqua, attorno al 10 aprile, così da essere operativo (consegna delle dosi vaccinali permettendo) per il 15 aprile, quando - stando al cronoprogramma nazionale - dovrebbero essere distribuite le fiale di Johnson&Johnson. Il modello di riferimento è il test andato in scena alla Fiera di Milano. Tanto che i numeri della grande macchina organizzativa - in capo all’Asst ospedale Civile, guidata dal direttore Massimo Lombardo - sono già stati stabiliti.

A fronte di un team sanitario composto da circa 120 professionisti (tra personale dell’Asst, medici volontari, medici in pensione e della sanità privata), a regime (tradotto: con i vaccini a disposizione) si dovrebbe viaggiare a un ritmo di circa 4.500 iniezioni al giorno (per l’esattezza, la stima tecnica oscilla tra le 4mila e le 5mila).

Il centro Fiera resterà a disposizione da aprile alla fine di agosto, «per una questione prudenziale - spiega l’assessore regionale Fabio Rolfi -: la stima della campagna ultimata alla fine di giugno è infatti legata a doppio filo alla disponibilità dei vaccini». L’assessore bresciano spiega anche i contorni dell’accordo e ringrazia in primis Camera di Commercio, Aci e Mille Miglia per la grande disponibilità dimostrata: «Regione Lombardia si farà carico dei costi di allestimento e di disallestimento e corrisponderà a Brixia Forum una compensazione per l’utilizzo degli spazi (la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 250mila euro).

«Quella del polo fieristico è la soluzione ideale sia perché si tratta di uno spazio già conosciuto dall’Asst, sia perché non sono necessari investimenti di natura strutturale. Tutte le città lombarde che dispongono di un centro fieristico lo hanno utilizzato per la campagna ed è giusto che lo faccia anche Brescia in vista del via della massiva» rimarca Rolfi. Che, insieme al collega titolare della delega al Bilancio e delegato nella Conferenza Stato-Regioni, Davide Caparini, anticipa la proposta che sarà formalizzata a breve: «Lancio un appello anche ai nostri parlamentari: in fase di conversione del Dl sostegni va contemplata una forma di ristoro per tutti quei centri fieristici che hanno aderito alla campagna vaccinale con grande disponibilità, mettendosi al servizio della collettività e rinunciando così alla propria attività». L’idea sarà ufficializzata attraverso un emendamento che l’assessore Caparini presenterà durante la Conferenza delle Regioni, condividendolo anche con gli altri governatori (o delegati).

Soddisfatta anche la vicepresidente della Commissione Sanità, Simona Tironi, che evidenzia: «Il fatto che a livello regionale si prosegua con le vaccinazioni e che sia in vista un’accelerazione è una buona notizia: l’Ats e le Asst stanno facendo la loro parte al meglio e l’organizzazione dei punti vaccinali di via Morelli, Frecciarossa, Sarezzo e Roncadelle ne sono la prova, come pure è efficace e attenta l’azione del prefetto Attilio Visconti. Certo è però - prosegue Tironi - che Brescia ha bisogno, vista la situazione dei contagi, di iniziare il prima possibile la vaccinazione di massa in un hub capace di vaccinare in numeri ancora maggiori: per questo l’hub in Fiera è un’ottima soluzione, rispetto alla quale il presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone, ha dimostrato una grande disponibilità. Non bisogna però perdere tempo e il centro hub deve essere pronto il prima possibile».

Quindi, l’auspicio che il caos convocazioni si risolva quanto prima: «Ora sono due gli aspetti fondamentali - ricorda e conclude Tironi -: l’arrivo dei sieri in gran numeroe l’organizzazione, a partire dalle convocazioni dei cittadini che devono funzionare. Gli intoppi che abbiamo visto in queste settimane non devono più ripetersi, altrimenti rischiamo di vanificare tutti gli sforzi fatti e che il sistema sanitario bresciano sta continuando a fare».

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