Lanfranco Cirillo, l'«architetto di Putin», ha scritto un libro sulla sua vita in Russia

Si intitola «L'Architetto di Putin. La mia vita nella Russia degli Oligarchi» ed è un viaggio che parte dai primi anni Novanta
Lanfranco Cirillo - © www.giornaledibrescia.it
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«L'Architetto di Putin. La mia vita nella Russia degli Oligarchi», si intitola così il libro scritto per Piemme da Lanfranco Cirillo, imprenditore trevigiano, trasferitosi a Brescia negli anni Novanta e ora cittadino della Federazione Russa ribattezzato l'architetto di Putin per il legame con il leader russo. 

Indagato dalla Procura di Brescia per reati fiscali, è sotto processo e vorrebbe tornare in Italia «per difendermi in aula» ripete. «Trent'anni a Mosca per costruire la Rublyovka, il quartiere extralusso della capitale, e per progettare le ville degli oligarchi più in vista di tutta la Russia» racconta Cirillo, giunto a Mosca nel 1993 e affermatosi, in poco meno di trent'anni, come punto di riferimento dello stile e del saper fare italiano. 

Il libro è un viaggio che parte dai primi anni '90 quando Cirillo va in Russia per costruire la sua prima dacia: «Non parla russo e si serve di un interprete, ma il suo lavoro piace. E da lì - viene spiegato nella prefazione - inizia un vortice di commissioni: lo cercano in Russia, ma anche in Uzbekistan, e nell'Asia centrale. Negli anni, i suoi rapporti con l'oligarchia si fanno sempre più stretti: vive gli anni di Eltsin, Putin, Medvedev e poi di nuovo Putin, ma soprattutto entra nelle case dei nuovi ricchi. Porta loro il Made in Italy e lo stile neoclassico, e la sua carriera si intreccia con quella dei palazzi del potere: costruisce la famosa "villa sul Mar Nero", la cui proprietà inizialmente fu attribuita a Vladimir Putin, e lavora per 44 dei più ricchi 100 oligarchi russi».

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