L'indagine degli studenti: «Bus sempre affollati per il 62%»

L'UdS, organizzazione studentesca, raccoglie il parere di oltre 1.500 ragazzi bresciani e annuncia sciopero per il 23 ottobre
GLI STUDENTI BOCCIANO IL TRASPORTO SCOLASTICO
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Autobus sempre affollati per i 62% degli studenti bresciani intervistati. Spesso per un altro 33,9%. Un dato netto che emerge dall'inchiesta condotta dall'Unione degli Studenti di Brescia su un campione di oltre 1.500 ragazzi che frequentano gli istituti superiori di città e provincia.

Non solo: «Il 59,9% degli studenti afferma che la situazione dei trasporti pubblici è rimasta invariata rispetto all’anno scorso, mentre il 37,7% afferma che sia addirittura peggiorata» si legge nel comunicato che illustra l'iniziativa e che annuncia anche uno sciopero, iniziativa assunta perché la voce dei più giovani - utenti in gran numero del trasporto pubblico locale - venga ascoltata. Sciopero fissato per il prossimo sabato 23 ottobre alle 10 in piazza Paolo VI, a Brescia.

Una delle slide che fanno sintesi dell'indagine di UdS Brescia: per il 62% dei ragazzi intervistati i mezzi di trasporto sono sempre affollati
Una delle slide che fanno sintesi dell'indagine di UdS Brescia: per il 62% dei ragazzi intervistati i mezzi di trasporto sono sempre affollati

L'indagine, nata dalle criticità emerse, ha coinvolto ragazzi di otto istituti bresciani (Abba-Ballini, Arnaldo, Artigianelli in città, Antonietti a Iseo, Bazzoli-Polo, Bagatta e Battisti sul Garda e Beretta a Gardone Vt), con un interessamento diretto di utenti che si avvalgono tanto delle linee extraurbane (849) quanto di quelle urbane (842), spesso c'è da credere congiuntamente.

«Più del 50% degli intervistati afferma di essere spesso impossibilitato a salire sul mezzo stesso - sintetizzano dall'Unione degli Studenti - e poche mattinate fa due ragazze hanno addirittura avuto un mancamento per quanto era stipato il mezzo».

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Una situazione che non esitano a definire «allarmante», per superare la quale gli studenti annunciano lo sciopero del 23: l’obiettivo dichiarato è quello di avere un incontro con gli enti responsabili dei trasporti pubblici per cambiare radicalmente la situazione attuale, specie alla luce dell'emergenza Covid-19, per far fronte alla quale chiosano i ragazzi «non è ancora stata trovata una modalità efficiente di gestione del servizio di trasporto. Siamo stanchi di ricevere promesse, ora vogliamo i fatti!».

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