Incidenti in montagna: «Rinunciare alla gita se c'è ghiaccio sul percorso»

Pierangelo Mazzucchelli, capo della V delegazione bresciana del soccorso alpino, dà alcuni consigli agli escursionisti
Gita in montagna, i consigli del CNSAS
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«In questo periodo è veramente necessario valutare in maniera attenta e meticolosa il percorso scelto. Quando ci si trova di fronte ai primi segnali di ghiaccio sul sentiero, il consiglio che diamo è di rinunciare alla gita o al massimo cambiare percorso». Il giorno dopo i due incidenti in montagna costati la vita a due escursionisti bresciani, Maurizio Veroglio e Sergio Bologna, a fare alcune considerazioni pensa Pierangelo Mazzucchelli, capo della V delegazione bresciana del soccorso alpino (Cnsas).

Oggi pomeriggio c’è stato un altro intervento di recupero, con epilogo diverso dai due di ieri. Il soccorso alpino ha da poco salvato tre persone in un luogo impervio della Valcamonica, versante bergamasco, molto vicino a quello dove sabato è morto Maurizio Vergolio, 54 anni di Bagnolo Mella. Dall’inizio dell’anno sono già una ventina gli interventi dei tecnici del Cnsas che raccomandano, anche ai più esperti, massima prudenza.

«In questo periodo – spiega Pierangelo Mazzucchelli, capo della V delegazione bresciana del soccorso alpino – le condizioni meteo e gli elevati delta termici che ci sono tra il giorno e la notte portano una trasformazione molto importante del manto nevoso. Di conseguenza all’esterno si trova molto ghiaccio. Bisogna avere quindi attrezzatura adeguata, ramponi e picozza anche per percorrere sentieri che normalmente in estate si possono percorrere con scarponcini da trekking».

Negli ultimi anni i fruitori della montagna sono cresciuti tantissimo e con loro anche gli incidenti. Il 2023 è stato l’anno nero delle alte cime nel bresciano, con 21 persone morte e 261 interventi totali, decessi più che triplicati rispetto all'anno precedente quando i morti sono stati 6 su 229 interventi. Cadute, scivolate e malori sono le principali cause di richieste d’aiuto alla delegazione bresciana del Cnsas, che raccomanda chi si mette in cammino di «dotarsi di un app georesq, evitare di uscire da soli oppure lasciare sempre detto l’itinerario che si è scelto».

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