In Lombardia si terrà la distanza di sicurezza per tutto il 2020

Il vademecum base della nuova normalità fino alla fine dell'epidemia di coronavirus
Distanziamento sociale, ma anche fra i tavoli al ristorante - Foto Ansa/Matteo Conter
Distanziamento sociale, ma anche fra i tavoli al ristorante - Foto Ansa/Matteo Conter
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Il 24 febbraio, quando è scattata la prima ordinanza che ha spento le campanelle delle scuole, nessuno ancora aveva davvero previsto la ferocia e l’ostinazione del virus che ci ha stravolto la vita. La consapevolezza è arrivata passo dopo passo, settimana dopo settimana, ordinanza dopo Dpcm e Dpcm dopo ordinanza. Fino ad oggi, a questa Fase 2 bis tanto tribolata, da molti attesa con impazienza, da altrettanti osservata con sospetto e, soprattutto, con la paura che un nuovo contagio - violento come il primo - possa piombare nuovamente nella nostra quotidianità trascinando di nuovo tutto in quel vortice di struggimento e di dolore che i lombardi hanno ancora appiccicato addosso.

Quel che è certo è che serve cautela, serve compiere un passo alla volta. Ma quel che è altrettanto certo è che questa cautela, per il momento, guarderà a un orizzonte temporale ancor più ampio di quanto immaginato solo una decina di giorni fa, quando per questa ordinanza - quella che mette in fila le regole base della nuova socialità - la Lombardia stessa aveva ipotizzato il traguardo di luglio. Un traguardo che, preventivamente, già da ora si sposta più in là e guarda a dicembre.

Quale il vademecum che resterà a tutti gli effetti parte della nostra routine? La mascherina, innanzitutto, ci accompagnerà sempre, così come pure il mantenimento del distanziamento sociale di un metro (con le eccezioni che conosciamo) e l’utilizzo dei disinfettanti. Questo, in sostanza, «fino a nuovo ordine».

Per quanto riguarda invece le attività, fino alla fine del mese, dovranno predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Quindi, dovrà essere misurata la temperatura corporea, impedendo così l’accesso qualora si superassero i 37,5° C. Dovranno essere sempre disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi. Sempre meglio prenotare (quando possibile), la mascherina va indossata in ogni momento possibile, si deve favorire il ricambio d’aria ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

Sì, quello iniziato il 24 febbraio è un 2020 a distanza. In libertà vigilata.

 

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